
Il sopralluogo a Villa Maroni
E’ una progettazione da 2,1milioni di euro quella relativa al recupero della Villa Maroni, nel quartiere Corva, predisposta dal Comune (partendo dall’elaborato risalente ai primi anni 2000) per potersi candidare al finanziamento per la riqualificazione nell’ambito del bando emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e intercettare un contributo di 1,4milioni di euro, fermo restando che la parte mancante della somma, circa 700mila euro, sarà coperta con risorse proprie. Quali le destinazioni pensate per quell’immobile, sottoposto a vincolo di tutela dalla Soprintendenza? "L’intenzione è di fare dell’edificio la spina dorsale delle attività del quartiere, dove ospitare attività innovative, start up d’impresa e destinare spazi ad attività di ricerca e di innovazione" spiegano gli amministratori. Nel dettaglio, per ogni piano dell’edificio è stata ipotizzata una destinazione: il piano terra sarà quello maggiormente frequentato per cui vi è stata prevista un’area accoglienza e un piccolo bar, con i locali più ampi destinati a finalità socio culturali per convegni e spettacoli; il primo piano sarà dedicato all’imprenditoria, con uffici e sala riunioni, un incubatore di nuovi progetti d’impresa e start up giovanili, vocate all’innovazione nel settore ambientale e paesaggistico; per il secondo piano è stata ipotizzata una funzione di piccola ricettività turistica, mentre la soffitta sarà magazzino. È stato pensato anche un ruolo per l’esterno dell’immobile che potrà diventare punto nevralgico di un sistema di percorsi ciclopedonali considerato i lavori in corso lungo il fosso dell’albero tra Villa Murri e la Corva. "Misurarsi con la riqualificazione di uno spazio pubblico e disegnarne le funzioni future è una delle sfide più stimolanti per un’amministrazione – commenta il sindaco – Villa Maroni, da corpo estraneo del quartiere Corva, inutilizzata da sempre, ne può diventare il centro nevralgico, con un progetto pensato per centrare diversi obiettivi. Speriamo di intercettare il finanziamento: sarebbe la svolta per questo immobile". Marisa Colibazzi