Fermo, 24 giugno 2024 - Un criminale incallito autore di furti, rapine, aggressioni e particolarmente attivo nel mondo del traffico di stupefacenti. Alla fine, però, per lui sono scattate le manette ad opera della squadra mobile della polizia di Fermo. Nei guai è finito un 27enne tunisino, noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di reati commessi lungo la costa fermana. Per tale motivo il malvivente era già stato sottoposto due volte alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza della durata di cinque anni, inflittagli con lo scopo di contrastare la sua capacità criminale a commettere reati.
Misura resasi necessaria in quanto il 27enne era stato più volte inosservante al provvedimento dell’obbligo di soggiorno nel comune di Ripatransone, nonché del divieto di soggiorno nel comune di Fermo. Tutto era iniziato lo scorso 12 giugno quando gli uomini della squadra mobile in servizio di controllo del territorio a bordo di due auto civetta, nel percorrere via San Marco di Fermo, avevano incrociato un’Audi A6 station wagon di colore blu, alla guida della quale avevano riconosciuto, senza ombra di dubbio, il malvivente tunisino.
Ne era nato un inseguimento durante il quale il fuggitivo era riuscito a far perdere le proprie tracce. I poliziotti, però, non si erano dati per vinti e, in ragione della consolidata abitudine del pregiudicato di disattendere le prescrizioni e le misure a cui era stato sottoposto, hanno intrapreso, senza interruzione, un’attività di monitoraggio dei movimenti del tunisino alla quale sono stati aggiunti specifici controlli domiciliari presso l’abitazione dichiarata dallo straniero e ubicata a Porto Sant’Elpidio.
Nel corso dei controlli, effettuati sia di giorno che di notte, il giovane non è mai trovato in casa, a riprova della sua refrattarietà ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria. L’attività di monitoraggio alla fine ha permesso di individuarne la sua presenza nel tratto di arenile davanti al l’area parcheggio di via Ugo La Malfa, nel quartiere Lido Tre Archi di Fermo, dove i poliziotti della squadra mobile, con un equipaggio della squadra volanti, fatto intervenire in ausilio, si sono avvicinati al pluripregiudicato con una manovra a tenaglia, volta a bloccargli le eventuali vie di fuga, e lo hanno arrestato.
Durante l’operazione, il tunisino, a riprova della sua pericolosità sociale, con fare rabbioso ha pesantemente minacciato gli agenti. E’ stato così denunciato all’autorità giudiziaria per inosservanza degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale e resistenza a pubblico ufficiale. Nella mattinata di ieri, il tribunale di Fermo ha convalidato l’arresto del giovane e disposto la misura cautelare della detenzione domiciliare.