Rapina, condannata una 49enne

Aveva finto di adescare un cliente e lo aveva portato nell’appartamento di un’amica per rapinarlo armata di coltello. Lui, terrorizzato, aveva cercato di fuggire dal balcone ed era precipitato. Per questo motivo una nota pregiudicata italiana di 49 anni è finita sotto processo. La donna, difesa dall’avvocato Giuliano Giordani, è stata condannata a tre anni di reclusione per rapina aggravata. La donna, nel pomeriggio nel febbraio del 2018, dopo aver concordato una prestazione sessuale con un uomo, non soddisfatta della cifra elargita, lo aveva minacciato con un grosso coltello da cucina per farsi consegnare il portafogli. Il malcapitato, al fine di sfuggire alla rapina, aveva cercato rifugio sul balcone dell’abitazione, posta al terzo piano dello stabile.

L’uomo, sempre per sfuggire alla rapinatrice, aveva tentato di calarsi di sotto, ma, viste anche le pessime condizioni atmosferiche, era precipitato sul ballatoio sottostante, facendo un volo di oltre sei metri. Il ferito, in gravi condizioni, era stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Torrette di Ancona, avendo riportato la frattura della teca cranica. Trauma, questo che lo aveva posto in serio pericolo di vita. La donna proprio a seguito dell’episodio era stata arrestata dalla polizia e associata al carcere femminile di Pesaro a disposizione dell’autorità giudiziaria di Fermo.

A seguito della stessa indagine era stata denunciata in stato di libertà per il reato di favoreggiamento della prostituzione, un’amica della donna, poiché i fatti erano avvenuti nel suo alloggio e lei, oltre ad aver trovato il cliente in strada alla 49enne, le aveva messo a disposizione il suo appartamento per l’eventuale rapporto sessuale. Questo procedimento però è stato trattato in un altro contesto che ha visto il patteggiamento dell’imputata.

f. c.