FABIO CASTORI
Cronaca

Raggiri agli anziani, contanti e oro per 15mila euro: condannati i truffatori senza cuore

Fermo, si tratta di due napoletani di 50 e 28 anni: comparsi davanti al giudice, dovranno scontare complessivamente cinque anni

Truffe a ripetizione agli anziani, arrestati due uomini

Truffe a ripetizione agli anziani, arrestati due uomini

Fermo, 17 marzo 2025 – Avevano truffato due anziani del posto facendosi consegnare ingenti somme di denaro e gioielli per 15mila euro. Non avevano fatto i conti, però, con i carabinieri di Fermo che, attraverso un’accurata e articolata attività investigativa, avevano identificato e arrestato gli autori dei colpi. Si tratta di due napoletani di 50 e 28 anni che sono comparsi davanti al giudice del tribunale di Fermo. Il primo, al termine del processo, è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione, il secondo a due anni e due mesi, entrambi per il reato di truffa aggravata in concorso.

Le indagini avevano preso il via quando, in due distinte occasioni, erano state raccolte denunce di truffa subite da due anziani fermani di 81 e 88 anni. Nel primo caso la vittima era stata contattata telefonicamente da una persona che, qualificandosi come nipote, le aveva chiesto del denaro per oblare una multa emessa dalla questura, al fine di evitare l’arresto. Poco dopo, la vittima era stata contattata da un altro individuo che, presentandosi come operatore della questura, aveva quantificato la somma in denaro necessaria per evitare l’arresto al nipote, precisando che al ritiro avrebbe provveduto un incaricato. La vittima, spaventata dalla circostanza, dopo aver raccolto alcuni monili in oro custoditi in casa, nonché denaro in contanti pari ad alcune decine di migliaia di euro, era scesa in strada consegnando tutti i suoi risparmi al giovane sconosciuto che l’attendeva sotto l’abitazione, il quale, dopo aver ritirato il denaro e i preziosi, si era allontanato.

Nel secondo caso, l’88enne, mentre si trovava in casa, era stato contattato telefonicamente da un giovane che, dopo avergli riferito di una sanzione pecuniaria a carico del nipote, per un importo di seimila euro, gli aveva anticipato che di lì a breve sarebbe stato raggiunto da un dipendente di Poste Italiane incaricato del ritiro del denaro. L’anziano aveva raccontato che, poco dopo, presso la sua abitazione si era presentato uno sconosciuto, qualificatosi come direttore di Poste Italiane, al quale aveva consegnato tremila euro.

I carabinieri si erano subito attivati, avviando accurate indagini che avevano permesso di identificare e fare arrestare gli autori del reato. Infatti l’attività d’indagine condotta nell’immediato, anche con l’aiuto di testimoni e soprattutto con la minuziosa analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, avevano consentito ai militari dell’Arma di individuare l’auto usata dai truffatori, una Fiat 500.

A bordo c’erano i due napoletani che, fatti fermare e perquisire dai colleghi della polizia stradale lungo l’autostrada per tornare in Campania con il bottino, erano stati trovati in possesso di monili e denaro contante per una cifra di circa 15mila euro, occultata nel dispositivo delle cinture di sicurezza. I due erano stati tratti in arresto e posti in regime di detenzione domiciliare. Il denaro rinvenuto era stato sottoposto a sequestro penale e poi restituito alle vittime.