MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Ragazzo disabile realizza un sogno: “Ospite di Djokovic per due giorni. Sinner è stato gentilissimo”

Da Porto Sant'Elpidio a Torino, un 24enne affetto da Sma ha conosciuto i campioni di tennis: “Ho fatto un quadro e l’ho postato su Instagram taggando Novak e lui mi ha voluto conoscere”

Porto Sant’Elpidio, 17 novembre 2023 – Galeotto è stato un quadro, disegnato interamente da Lorenzo Petrini (24 anni, malato di Sma che lo costringe su una sedia a rotelle) che ha voluto raffigurare un’azione speciale di Novak Djokovic, campionissimo del tennis mondiale e idolo per il giovane elpidiense che ama il tennis.

Lorenzo Petrini (24 anni, malato di Sma che lo costringe su una sedia a rotelle) con Novak Djokovic e Jannik Sinner
Lorenzo Petrini (24 anni, malato di Sma che lo costringe su una sedia a rotelle) con Novak Djokovic e Jannik Sinner

“Una volta completato il quadro l’ho postato su Instagram, taggando Novak, la Fondazione, il fan club. Io non so se l’ha visto lui o qualcuno del suo entourage, ma domenica a mezzanotte mi ha scritto il suo manager dicendo che il quadro era piaciuto tantissimo a Novak e che voleva incontrarmi”.

E’ bastato poco per organizzare la trasferta torinese di Lorenzo, partito con i familiari, un’amica e l’inseparabile cagnolino. "Ho i parenti a Torino per cui non c’erano problemi per il pernotto ma loro sono stati irremovibili: hanno voluto che soggiornassimo nello stesso hotel in cui c’erano i giocatori e i loro familiari. Abbiamo fatto colazione vicino ai genitori di Jannik Sinner, tanto per dare un’idea”, racconta il 24enne.

E siccome l’intenzione era di offrire a questo tifoso tanto speciale e intraprendente quanto appassionato una sorta di full immersion nel mondo del tennis (video) che lui segue quotidianamente da davanti allo schermo, la sera prima, lo stesso Novak li aveva accolti e aveva voluto che cenassero con lui.

Era mezzanotte quando Lorenzo si è imbattuto in Sinner: "Stava giocando a carte con il suo staff. Non volevo disturbare ma poi ho pensato ‘e quando mi ricapita un’occasione così’. Ma lui mi ha visto prima e si è alzato dirigendosi verso di me. E’ stato gentilissimo”.

Indimenticabili i momenti trascorsi con Novak: "E’ super disponibili, una persona incredibile. Novak è stato per due ore a fare autografi con i tifosi. Parla italiano e con lui abbiamo commentato il quadro che gli piace talmente che lo appenderà a casa sua”. Un’esperienza esaltante per Lorenzo Petrini che ha fatto il pieno di emozioni straordinarie ed è tornato a casa febbricitante “per la stanchezza, per il freddo e un po’ tutto l’insieme. Ma ne valeva la pena. Altroché se ne valeva la pena”.