Raccolta del sangue. Centri periferici di nuovo operativi

L'Avis e l'Ast Fermo collaborano per potenziare la raccolta di sangue e plasma nel Fermano, con nuove iniziative e sinergie che coinvolgono anche il personale medico e i centri periferici. La generosità e l'impegno dei volontari stanno portando a risultati concreti, con progetti in corso per migliorare ulteriormente il servizio.

Raccolta del sangue. Centri periferici di nuovo operativi

L'Avis e l'Ast Fermo collaborano per potenziare la raccolta di sangue e plasma nel Fermano, con nuove iniziative e sinergie che coinvolgono anche il personale medico e i centri periferici. La generosità e l'impegno dei volontari stanno portando a risultati concreti, con progetti in corso per migliorare ulteriormente il servizio.

È tornato il sereno in casa Avis, l’associazione che si occupa delle donazioni di sangue ha troato una nuova sinergia e la massima collaborazione dell’Ast Fermo per migliorare il servizio di raccolta sangue e plasma nel Fermano. E i risultati iniziano a vedersi. Nei giorni scorsi i vertici dell’Ast Fermo, il direttore generale Roberto Grinta e il direttore amministrativo Massimo Esposito, hanno incontrato una rappresentanza dell’Avis, il vicepresidente regionale, Giovanni Lanciotti, la presidente provinciale Elena Simoni e Franco Rossi, dell’Avis Sibillini, ed ex presidente provinciale. Sul tavolo le iniziative in corso d’opera per migliorare ed incrementare il servizio di raccolta sangue andando incontro, così, alle richieste e alle esigenze dei donatori. Lunedì sono scaduti i termini per presentare la domanda, in libera professione, per i medici prelevatori. L’inizio dell’attività è previsto per metà settembre. Giuseppina Siracusa, ex direttrice del reparto di Medicina Trasfusionale, dopo il pensionamento ha con generosità scelto di continuare a svolgere l’attività di medico prelevatore. Ciò consentirà di ripartire con il piede giusto nella raccolta sangue-plasma, dopo il periodo estivo che ha fatto registrare un fisiologico rallentamento.

Sul fronte dei biologi, che rappresentano una componente essenziale della rete della raccolta sangue-plasma, sono pervenute in Ast circa 20 domande, il concorso per un dirigente medico è in fase di espletamento mentre per quello da direttore della Medicina Trasfusionale si è in attesa della scadenza dei termini per la pubblicazione e, comunque, si stima che entro la fine dell’anno l’iter possa essere ultimato. Un lavoro a quattro mani, quello portato avanti da Avis e Ast, che consentirà di far tornare, nel breve termine, pienamente operativi i centri periferici di raccolta, agevolando quindi i donatori nella loro preziosa vocazione al dono, e sostenendo fattivamente le Avis comunali nel loro quotidiano e indispensabile lavoro. Nel corso dell’incontro la direzione Ast ha anche confermato che il nuovo ospedale di Amandola, ormai prossimo all’apertura, ospiterà la sede Avis. Una decisione accolta con grande favore dalla rappresentanza dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue presente al tavolo. L’Ast sta anche portando avanti un progetto, insieme all’Avis, per arrivare anche ad un accordo con i medici di medicina generale ad Amandola. I vertici Avis hanno rimarcato, oltretutto, il grande lavoro svolto anche in questi mesi estivi, in totale sinergia con le Avis comunali e con L’Ast.