Cambiano le norme per la raccolta dei rifiuti presenti sulla spiaggia: prima di portarli in discarica bisogna liberarli dalla sabbia o dalla ghiaia che devono restare sul posto. Una operazione che ha un costo e che ha costretto il Comune a impegnare, intanto, 10mila euro, con la consapevolezza che difficilmente saranno sufficienti per pulire 5 km di spiaggia libera. Da anni, il Comune si sobbarca la spesa per pulire la costa dal legname portato dal mare o proveniente dalle zone interne e trascinato sulla costa dal Tenna e dal Chienti. Una spesa di diverse decine di migliaia di euro considerata la quantità di legname e il fatto che il costo del conferimento di questi materiali viene conteggiato in base al peso. Adesso, si è aggiunta una nuova norma che ha introdotto l’obbligo di trattamento dei rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale, ingombranti e, appunto, dalla pulizia delle spiagge. E in quest’ultimo caso, l’obbligo consiste "nel preservare la risorsa naturale ‘sabbia’ o ghiaia – si legge nel relativo atto - che deve rimanere in loco". La soluzione trovata da Comune ed Ecoelpidiense è stata di "posizionare sul litorale un macchinario dotato di setacci con diverse maglie e ‘movibile’ che consente di setacciare rapidamente la sabbia dai materiali raccolti in spiaggia". Una operazione che ha i suoi costi e i suoi tempi considerato che il macchinario è uno, e per consentire le operazioni di setacciamento, il materiale raccolto deve essere intanto stoccato in un’area recintata e preclusa ai bagnanti.
CronacaRaccolta dei rifiuti in spiaggia Cambiano le regole