Quando la storia siamo noi studenti

In occasione della ’Giornata della memoria’ abbiamo ripercorso le tappe della seconda guerra mondiale

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In occasione della ’Giornata della memoria’ noi ragazzi delle classi terze dell’Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci abbiamo tenuto un convegno di storia che si è svolto il 28 gennaio al teatro di Porto San Giorgio. No, non avete letto male. Siamo stati proprio noi i relatori della serata.

Come veri storici, alcuni ragazzi hanno ripercorso le tappe fondamentali della seconda guerra mondiale, altri hanno richiamato l’attenzione sulla storia locale di quegli anni, in particolare sulle vicende del PG70 a Molini di Tenna e quelle del prigioniero Ken de Souza, ufficiale dell’aviazione inglese, sfuggito ai tedeschi grazie all’aiuto di famiglie del fermano.

Alcuni studenti, nelle vesti di giornalisti dell’epoca, hanno mostrato come la stampa raccontava ciò che accadeva durante gli anni del nazismo e del fascismo. Altri, i giuristi, hanno messo in luce gli aspetti più importanti delle leggi razziali in Italia e in Germania. E poi, infine i linguisti, cioè gli studenti della nostra classe III D, che si sono preoccupati di spiegare l’origine e il significato di alcune parole legate alla Shoah, come antisemitismo, kistallnacht, kindertransport, pogrom e neonazismo.

Il titolo che abbiamo scelto per il convegno è stato "La storia siamo noi", come l’omonima canzone di Francesco De Gregori, perché abbiamo fatto nostra l’idea che ciascuno di noi, nessuno escluso, fa parte della storia, quella storia che si vive e si scrive giorno per giorno, negli avvenimenti eccezionali, ma anche negli atteggiamenti del vivere quotidiano. Per l’occasione abbiamo scritto una lettera alla senatrice a vita Liliana Segre, perché ci avrebbe fatto molto piacere averla tra noi. Nonostante lei non abbia potuto partecipare, abbiamo comunque sentito la sua presenza vicina, infatti ci ha inviato delle bellissime parole, lette dalla dirigente scolastica Marinella Corallini all’inizio dell’incontro, attraverso le quali siamo stati elogiati per l’iniziativa e nello stesso tempo esortati a ad essere sempre "sentinelle della memoria".

Partecipare a questo convegno per noi è stata un’esperienza indescrivibile. Abbiamo provato emozioni contrastanti: l’ansia di salire sul palco, la paura di sbagliare, ma anche l’entusiasmo di essere protagonisti e la soddisfazione di essere riusciti con successo a fare una lezione di storia e non solo, ai nostri genitori, ai nostri insegnanti e ai tanti adulti che hanno preso parte all’evento.

Classe III D