
L’arresto della polizia
Quando hanno visto quel 27enne già noto alle forze dell’ordine gettare un sacchetto e cercare di dileguarsi tra le vie del centro, i poliziotti sono intervenuti e, nonostante la reazione violenta, lo hanno bloccato e dopo aver rivenuto la droga e il denaro gettati, lo hanno condotto in questura ed espulso. Nei guai è finito un giovane tunisino con a carico per una lunga serie di precedenti penali, legato alle dinamiche criminali di Lido Tre Archi e della zona di Porto Sant’Elpidio chiamata "Ferro di Cavallo". Il pericoloso pluripregiudicato è stato intercettato durante un controllo di routine nel centro di Porto Sant’Elpidio, quando i poliziotti hanno notato il giovane mentre passeggiava fissandoli, cambiando più volte direzione con passo accelerato. Insospettiti dall’atteggiamento, hanno cercato di seguirlo per fermarlo, ma il nordafricano, dopo aver gettato un sacchetto all’interno di una siepe, ha iniziato a correre velocemente tentando di allontanarsi in direzione di piazza Garibaldi. Gli agenti sono scesi dall’auto è hanno iniziato ad inseguire il fuggitivo in via dei Mille. Una volta fermato, ha iniziato a sferrare calci e pugni verso gli agenti, che con non poca fatica, lo hanno neutralizzato e condotto in questura. Nonostante i numerosi arresti degli anni passati, il 27enne è risultato ancora in libertà, sprovvisto di qualsiasi documento di identificazione e, per giunta, irregolare sul territorio nazionale. Non immaginava però che all’occhio attento degli operatori non fosse sfuggito il suo gesto di lanciare il sacchetto: così gli agenti sono ritornati sui loro passi e hanno recuperato la busta in cellophane contenente 16 involucri di cocaina già suddivisa e pronta per la vendita, oltre 280 euro, provento dell’attività illecita. La droga ed il denaro sono stati posti sotto sequestro e il tunisino, dopo essere stato nuovamente fotosegnalato.
Al termine degli accertamenti è stato disposto il suo trasferimento presso il Centro di permanenza per il rimpatrio di Bari, in attesa delle procedure per l’espulsione, dove, peraltro, era già stato ristretto amministrativamente per 6 mesi, sino al mese di dicembre dello scorso anno, non venendo poi riconosciuto dall’Algeria, nazionalità risultata falsa. Il giovane, nella sua carriera criminosa, già dal lontano 2020, ha al suo attivo un lungo elenco di reati, tra cui furti, spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, rissa, violenza privata, violazione dell’obbligo di lasciare il territorio nazionale, invasione di terreni ed edifici. L’ultima denuncia, per violenza privata, risale al 29 gennaio scorso. In un cruento episodio del 2021 era intervenuto attivamente per favorire la fuga di uno dei capi della faida di Lido Tre Archi, ostacolando l’intervento della polizia.
Fabio Castori