Il termine, fissato per il 19 settembre, per la riapertura al transito sul nuovo ponte in fase di realizzazione sull’Ete Morto slitta di almeno un mese, posticipata alla metà di ottobre. Sempre che le condizioni meteo restino favorevoli consentendo agli operai di continuare a lavorare ai ritmi attuali e sempre che non si presentino imprevisti strada facendo. La proroga di almeno un mese, in realtà, era stata già messa in conto dai residenti di Casette d’Ete e dagli operatori commerciali che sono quelli più direttamente interessati e ‘toccati’ dalla realizzazione di questa opera pubblica, tant’è vero che, dal 24 giugno (quando il transito sul ponte dell’Ete Morto è stato chiuso), hanno tenuto gli occhi costantemente puntati sull’andamento dei lavori e sullo scorrere dei giorni, rendendosi presto conto che i tre mesi previsti non sarebbero stati sufficienti. Eppure, i lavori stanno procedendo speditamente: sono stati montati i cinque pezzi che compongono il nuovo ponte e sono praticamente ultimate le due passerelle laterali.
Ma c’è ancora parecchio da fare per cui i residenti (e non solo loro) e, da domani, gli scuolabus, dovranno continuare a fare lunghi giri per muoversi da una parte all’altra del ponte di Casette. Intanto, ieri, gli ingegneri dell’ordine di Fermo col presidente Ester Rutili, hanno fatto visita al cantiere del nuovo ponte, accompagnati dall’ingegner Vincenzo Marzialetti (progettista di livello definitivo e responsabile del Genio Civile Marche Sud), da Raffaella Diletti (responsabile unica del procedimento) e da Giordano Piancatelli (direttore dei lavori). E siccome questa opera è oggetto di polemiche a sfondo politico, ieri, in consiglio regionale, l’assessore Stefano Aguzzi ha risposto all’interrogazione del consigliere Andrea Putzu, per chiedere se la modifica del periodo di chiusura del ponte sull’Ete Morto sia stata concertata con il Comune e quando, e per conoscere la situazione circa i ristori per i commercianti della frazione, inevitabilmente penalizzati dalla chiusura al transito veicolare. Aguzzi ha risposto che della chiusura del ponte si è parlato in una riunione convocata sul finire di ottobre dal Genio Civile, presenti Regione, Provincia e amministratori comunali. Per i ristori, Aguzzi ha precisato che sono all’interno delle spese dell’appalto e eventuali riduzioni di fatturato potranno essere ristorate qualora dimostrabili e reali.
Marisa Colibazzi