Piazzetta intitolata ad Agostino Scaloni

Indimenticato personaggio, poeta e cultore delle tradizioni montegiorgesi: "Raccontava la nostra identità"

Piazzetta intitolata ad Agostino Scaloni

Piazzetta intitolata ad Agostino Scaloni

E’ stato un momento di grande emozione per il gruppo folkloristico ‘Montejorgio Cacionà’, oltre con un momento significativo per l’intera comunità l’intitolazione della piazzetta di Frattuccia, nel centro storico di Montegiorgio, al ricordo di Agostino Scaloni, poeta e cultore delle tradizioni montegiorgesi. La cerimonia si è tenuta sabato intorno alle 18,30, presenti il sindaco Michele Ortenzi insieme a tutta la sua Giunta: Michela Vita, Lorena Marzialetti, Alan Petrini, il gruppo folkloristico ‘Montejorgio Cacionà’ capitanato dalla presidente Franca Trapè, una rappresentativa de ‘Le Rcacciuature’, Patrizia figlia di Agostino Scaloni, il presidente dell’Archeoclub Francesco Pasquali e la presidente del corpo bandistico Domenico Alaleona Francesca Sbarbati, oltre ovviamente a tanti residenti che attendevano questo momento. La cerimonia si è svolta in tre momenti: l’intitolazione della piazzetta ad Agostino Scaloni, con una targa posta al centro del giardino, alcuni momenti di grande emozione con la lettura di poesie di Agostino Scaloni e le canzoni popolari in chiave ‘Cacionà’, per concludere con l’inaugurazione della panchina che simboleggia un libro sfogliato, su cui oltre all’immagine di Scaloni, è stata scritta la poesia ‘Frattuccia’.

"Quello di oggi è un momento di grande commozione – dichiara Michele Ortenzi – l’intitolazione della piazza e della panchina alla figura di Agostino Scaloni, è un momento simbolico importante dedicato ad una personaggio che rappresenta la montegiorgesità, che ha raccolto e raccontato la nostra identità, ha raccontato il cuore di Montegiorgio". E’ restrittivo definire Agostino Scaloni un poeta dialettale, perché nelle sue poesia il vernacolo era lo strumento, il linguaggio ideale per raccontare espressioni, passioni, fantasie e anche manie della popolazione. Opere che sono divenute patrimonio culturale, tanto da raccogliere premi a livello nazionale, oltre ad aver contribuito alla fondazione del gruppo ‘Montejorgio Cacionà’. Agostino Scaloni è deceduto nel dicembre del 2016, ma quella panchina posta ora in quella che è la sua piazza e dove probabilmente ha partorito alcune delle sue opere, lo renderanno immortale alla memoria dei suoi concittadini e dei visitatori. Durante la cerimonia sono state lette alcune delle sue poesie più note e apprezzate: ‘Un par de tacchi vassi’; ‘A tu per tu’; ‘Frattuccia’. Il resto è stato un momento di commozione e applausi condivisi.

Alessio Carassai