Pian della Noce: tutto immobile per il palazzetto

C’è il progetto ma ancora nessun cantiere in vista dopo un anno dalla firma del primo cittadino.

Pian della Noce: tutto immobile per il palazzetto

Era stato concordata la costruzione di una struttura sportiva polivalente

I soldi ci sono, il progetto pure, non si capisce per quale straordinario motivo l’amministrazione civica tiene in stand-by a Pian della Noce i lavori di completamento di un campetto sportivo polivalente che giace negletto da circa 8 anni. Ovvero, da quando furono eseguite soltanto delle pavimentazioni in cemento. I residenti per anni si sono sgolati con il comune chiedendo la riqualificazione di quell’area. Fiato sprecato! Le ultime tre amministrazioni che si sono succedute in questo lasso di tempo hanno riconosciuto l’importanza che il campetto riveste per il quartiere di Pian della Noce e assunto l’impegno di provvedere al suo completamento.

Ma alle dichiarazioni di buona volontà finora non ha fatto seguito nessuna concretezza: "Risaneremo quanto prima quella porcheria" così si espresse a suo tempo il sindaco pro tempore, Nicola Loira, il quale indicava quale porcheria da risanare il campetto che nell’intenzione dei promotori avrebbe dovuto costituire un impianto sportivo polivalente a servizio del quartiere, invece giace tuttora incompiuto e in uno stato di degrado, pericoloso da frequentare. Doveva essere costruito dall’amministrazione del sindaco Andrea Agostini come opera compensativa relativa alla ristrutturazione del capannone Italfish, quello in cui oggi funziona il Conad. Sennonché nella convenzione sottoscritta dagli amministratori di allora si prevedeva quanto effettivamente realizzato, vale a dire ’nulla’ nel senso che era stato concordata la costruzione di una struttura polivalente, basket, pallavolo, tennis e bocce. Niente arredi, attrezzature, recinzione, illuminazione, parcheggi, acqua. Il Consiglio comunale approvò una variante ricognitiva della lottizzazione ’Villa Colli’ di Pian della Noce e uno schema di convenzione tra i titolari della stessa ed il Comune avente per oggetto la riqualificazione dell’area. I privati si rifiutarono di firmare e tutto si fermò. Il discorso è stato ripreso dall’ex assessore ai lavori pubblici, Lauro Salvatelli, il quale recuperò il rapporto con i privati che sottoscrissero la convenzione, più di un anno fa: "Mi ritengo soddisfatto, l’amministrazione è riuscita ad arrivare alla soluzione in appena un anno dal suo insediamento" il commento del primo cittadino. Ma è trascorso più di un anno dalla firma della convenzione e non si è mossa paglia. Chissà quanti anni ancora dovranno passare per risanare quella ’porcheria’.

Silvio Sebastiani