FABIO CASTORI
Cronaca

Perseguita il chirurgo plastico perché non le piace il naso rifatto

Fermo, 42enne di Macerata nei guai: dopo un numero spropositato di messaggi, l’aggressione sotto lo studio

Chirurgia plastica: un intervento al naso in una foto d'archivio

Fermo, 23 giugno 2023 – Quel naso che si portava dietro da quando era adolescente proprio non le piaceva, non lo sentiva suo. Così ha deciso di rivolgersi ad un noto chirurgo plastico di Fermo per fare un intervento. Alla fine, però, non è rimasta soddisfatta ed ha iniziato a perseguitarlo, fino ad arrivare ad aggredirlo.

Per lei, una 42enne di Macerata, è scattato l’ammonimento del questore.

Tutto inizia quattro mesi fa quando la donna decide di incontrare il chirurgo per stabilire insieme le modalità e in tempi per un intervento di rinoplastica. Il primo approccio è cordiale e professionale, tanto che in pochi giorni vengono pianificati gli esami necessari per l’operazione e la data. L’intervento ha esito positivo e non ci sono complicazioni.

Dopo alcuni giorni, però, la 42enne inizia a manifestare la propria insoddisfazione per il risultato estetico e, piano piano, si convince che quel chirurgo ha rovinato la sua estetica, costruendo un naso sproporzionato e non adatto al suo viso. E’ allora che inizia a perseguitare il medico con l’invio di un numero spropositato di messaggi di testo e video a mezzo di programmi di messaggistica istantanea sul numero privato del professionista, alcuni dei quali di contenuto denigratorio e offensivi.

La situazione va avanti per mesi con frasi a volte anche minatorie: "Mi hai sfigurato, sei un macellaio e la devi pagare cara". "Non la passerai liscia, vedrai che ti succederà".

Dalle parole lei passa ai fatti quando, attende il chirurgo nel suo ambulatorio e lo aggredisce. E’ la goccia che fa traboccare il vaso: a quel punto il medico deicide di denunciare i fatti alla polizia e la divisione anticrimine, esaminati gli elementi, chiede e ottiene la misura cautelare dell’ammonimento del questore.

La donna dovrà ora intraprendere il percorso di recupero psicologico previsto dal protocollo Zeus, creato proprio per casi come questo.

Lo stesso percorso dovrà essere intrapreso anche da un 50enne di Porto San Giorgio per aver molestato una collega coetanea di Monte Urano.

Anche per lui è scattato l’ammonimento del questore di Fermo. La donna ha denunciato di essere stata vittima di un comportamento molesto e offensivo da parte di un suo collega di lavoro, che attraverso una serie di telefonate di lunga durata ha scaricato le sue frustrazioni. Ci sono stati poi sempre da parte dell’uomo innumerevoli messaggi anche di natura minacciosa nonché telefonate al numero della ditta dove la donna presta la sua attività. Dall’inizio dell’anno sono stati 18 gli ammonimenti del questore.