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Per i ragazzi in difficoltà. Inaugurato Seconda Stella

Da ieri in via Tornabuoni un ambulatorio con una equipe multidisciplinare per la fase più delicata della crescita, quella che va dagli 11 anni in su .

Per i ragazzi in difficoltà. Inaugurato Seconda Stella

La seconda stella è quella che mostra il cammino, che porta lontano. È la nuova storia che racconta il centro L’Isola che non c’è, il suo fondatore, Sandro Ferri, costruisce da anni servizi e attività per i bambini, per i ragazzi, per rispondere alle esigenze dell’età evolutiva. Da ieri in via Tornabuoni c’è ‘Seconda stella’, un ambulatorio con una equipe multidisciplinare per rispondere ai bisogni dei ragazzi, dai disturbi dell’apprendimento fino alle dipendenze patologiche. Al taglio del nastro anche il sindaco Paolo Calcinaro, a tenere a battesimo uno spazio importante. Dal lunedì al venerdì si sta qui, con un neuropsichiatra infantile, psicoterapeuti, psicologi, terapisti, per sostenere i ragazzi nella fase forse più delicata della loro crescita, quella che va dagli 11 anni in su. "L’obiettivo è quello di lavorare in sinergia con le altre agenzie educative per favorire un percorso scolastico efficace e significativo agli alunni che presentano difficoltà, sia specifiche che non, negli apprendimenti e intervenire precocemente in quelle situazioni cliniche o subcliniche che attualmente sono attenzionate come sempre più pervasive nella preadolescenza e nell’adolescenza, ad esempio affini a quadri clinici come il disturbo oppositivo-provocatorio, il disturbo da deficit di attenzione, le dipendenze da tecnologie", spiegano le coordinatrici del centro Emma Tidei e Dania Attorresi. La direzione sanitaria è di Carlo Muzio, neuropsichiatra infantile, docente di neuropsicologia e neurolinguistica all’università di Pavia che spiega come si cercano sempre nuove figure professionali, per potenziare tutti i centri che fanno capo all’Isola che non c’è, a partire dai logopedisti. Il Centro si rivolge principalmente a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado e l’inserimento può avvenire sia privatamente sia da parte dell’Umee del territorio: "Si fa didattica in chiave riabilitativa – spiegano ancora Tidei e Attorresi – costruendo una strategia precisa con le famiglie, per arrivare ad un metodo di studio efficace che sia anche motivo di serenità per ragazzi altrimenti divorati dall’ansia". Il presidente dell’Isola, Sandro Ferri, spiega che il centro ha strumenti e software specifici, tutti quello che si riceve come finanziamento pubblico viene investito di nuovo sul territorio: "Le nostre tariffe sono sempre basse e molti dei ragazzi, di cui conosciamo la difficoltà anche economica, li seguiamo pro bono, in questo momento seguiamo circa 250 ragazzi. L’Isola ha una comunità per minori, il centro per l’autismo, tutte le nostre attività sono frutto di un lavoro di sinergia con le scuole. Seconda stella nasce perché ci siamo accorti che il disagio dei ragazzi comincia sempre prima, che riguarda tante storie. Noi costruiamo prevenzione e recupero, puntando sulle competenze dei nostri operatori".

a. m.