REDAZIONE FERMO

Partita la riqualificazione per la piscina terapeutica

Slittano invece i lavori all’ex Fornace Branella che prevedono il recupero per scopi commerciali e immobiliari della zona e delle vicine aree verdi .

La struttura. in via Leonardo da Vinci

La struttura. in via Leonardo da Vinci

Per il mese di ottobre a Porto San Giorgio era previsto l’avvio dei lavori per la riqualificazione di due strutture di assoluta importanza, vale a dire la ristrutturazione dell’ala est dell’ex nosocomio cittadino con realizzazione di una piscina terapeutica riabilitativa, e il recupero a commerciale e residenziale dell’ex fornace Branella. Il sindaco, Valerio Vesprini fa sapere che l’intervento per la costruzione della piscina è partito mentre il recupero dell’ex fornace no ma sottolinea "solo per delle formalità di natura burocratica, per cui il cantiere tarderà soltanto di qualche giorno". Tuttavia senza nulla togliere all’importanza del recupero dell’ex fornace, eseguito dalla ditta proprietaria Gabbrielli, è l’inizio dei lavori di costruzione della piscina terapeutica a rendere molto soddisfatto il primo cittadino secondo cui: "la piscina è destinata a rendere di alto livello il servizio riabilitativo che già viene assicurato in maniera ritenuta eccellente nella struttura sanitaria cittadina ed a qualificare sempre di più la stessa struttura". La costruzione di quell’impianto era da moltissimi anni nei programmi delle amministrazioni comunali che si sono succedute.

Mancavano i fondi. Adesso ci sono. La regione Marche, infatti, vi ha investito 2.200.000 euro ottenuti dal Pnrr. Il relativo progetto è stato votato all’unanimità dal consiglio comunale sangiorgese. Nel fare la dichiarazione di voto per la minoranza l’ex sindaco Nicola Loira ha avanzato una proposta considerata interessante e che potrà eventualmente potrà essere presa in considerazione ad opera ultimata: "Sarebbe bello ed opportuno che il Comune di Porto San Giorgio condivida con la Regione Marche che la piscina sia certamente riabilitativa ma possa essere utilizzata anche dai cittadini. Se si potesse recuperare questa idea che pure a suo tempo è stata fatta non sarebbe male cosicché oltre alla riabilitazione che è importantissima possa costituire un servizio di eccellenza per la cittadinanza". Ma a questo punto se ne riparlerà a tempo debito. Passando al piano attuativo di recupero dell’ex fornace Branella, i cui lavori comunque cominceranno a breve, prevede la la possibilità edificatoria di 8.000 metri quadri, di cui 5.000 commerciale e 3.000 residenziale, cessione al comune di parcheggi ed aree verdi, il collegamento dell’area ex Branella a Pian della Noce.

Silvio Sebastiani