REDAZIONE FERMO

’Parole della montagna’ fa il boom di presenze

La 15esima edizione del festival è stata un successo, la direttrice: "Premia il lavoro fatto, è stato giusto scommettere sul nutrimento interiore".

La parola ‘sorgente’ ha fatto da filo conduttore di tutta la manifestazione

La parola ‘sorgente’ ha fatto da filo conduttore di tutta la manifestazione

Il festival ‘Parole della Montagna’ di Smerillo festeggia il traguardo della 15esima edizione con un ennesimo successo. Dopo il sold out delle anteprime nei comuni di Monteleone di Fermo e Monte San Martino, il piccolo borgo di Smerillo è diventato palcoscenico di importanti eventi culturali, tutti magistralmente articolati intorno alla parola ‘Sorgente’, che ha fatto da filo conduttore di tutta la manifestazione. Spaziando da temi di attualità, ad argomenti oggetto del vivo dibattito culturale, senza mai dimenticare la dimensione umana e spirituale, il programma del festival ancora una volta, ha sollevato interrogativi, condiviso pensieri, coinvolto il pubblico. Chi va al festival di Smerillo, non lo fa solo per ascoltare il grande relatore. Perché a Smerillo questo accade, perché altro, nel piccolo borgo, non si può fare: si ascolta, si spazia con lo sguardo verso panorami sconfinanti, ci si mette in relazione, si fa amicizia, si dialoga con i relatori che rimangono a disposizione per un confronto. Tutto è coinvolgente al festival di Smerillo, come l’esperienza della ‘Biblioteca Umana’, dove i libri sono i ragazzi della Comunità di recupero ‘Dianova’ che, proprio come libri, si aprono e raccontano le loro storie piene di tanta vita. Se il successo di una manifestazione si valuta dai numeri, il pubblico sempre numeroso e presente ha premiato il festival, ma non sono questi i parametri di Smerillo. Ci sono eventi che più di altri stupiscono perfino gli organizzatori, come è stato per la serata di musica e poesia con Mogol ed il poeta Davide Rondoni, quando la piazza di Smerillo ha ospitato più del doppio dei suoi abitanti. Ma ci si accorge veramente della riuscita degli eventi quando i relatori decidono di restare qualche giorno in più, affascinati dall’atmosfera che si respira, quando chi ascolta si sente in dovere di scrivere per ringraziare lo staff, quando ci si saluta alla fine di tutto, con la leggera malinconia di lasciare quella dimensione incantata.

Alessio Carassai