Palumbo non al meglio. Bolzan può scegliere la prossima Fermana

La Fermana si prepara per il match contro l'Atletico Ascoli, svolgendo l'allenamento sul sintetico del Pelloni a causa delle condizioni meteorologiche. L'Avversario, solido e guidato da un tecnico giovane, si presenta come una sfida impegnativa.

Palumbo non al meglio. Bolzan può scegliere la prossima Fermana

La Fermana si prepara per il match contro l'Atletico Ascoli, svolgendo l'allenamento sul sintetico del Pelloni a causa delle condizioni meteorologiche. L'Avversario, solido e guidato da un tecnico giovane, si presenta come una sfida impegnativa.

Giornata di avvicinamento al match di domenica prossima per la Fermana di mister Dario Bolzan che ha svolto la sua seduta di allenamento ancora sul sintetico, ma questa volta del Pelloni di Porto San Giorgio. Una novità per questo gruppo, visto che il fondo sintetico sangiorgese negli ultimi anni è stato in pratica il costante riferimento per gli allenamenti della squadra gialloblù. Un "ritorno al passato" di brevissima durata (probabilmente anche oggi allenamenti in terra sangiorgese) e legato al fatto che l’allerta meteo delle ultime ore ha portato la società a cautelarsi preservando comunque lo stadio. Ma non solo perché il Pelloni assomiglia moltissimo al Don Mauro Bartolini di Monticelli dove tra 48 ore Romizi e compagni saranno protagonisti in campo contro l’Atletico Ascoli. Allenamento di ieri che ha visto il tecnico gialloblù mischiare le carte nella partitina per valutare la migliore formazione possibile in vista del match di domenica: dopo la classica partitella, avanti con lavori analitici. Palumbo ancora non pienamente in gruppo l’unico non disponibile attualmente per la gara contro la squadra di mister Seccardini che di sicuro, anche forte dei quattro punti in due gare, non rappresenta una sorpresa di questo torneo.

Società giovane (che nasce dall’allora Ciabbino) l’Atletico Ascoli è società solida e molto quadrata con ala guida il presidente Graziano Giordani ormai da diverse stagioni e che neanche dieci anni fa era ancora in Prima Categoria, prima di arrivare in D tre stagioni fa a suon di vittorie di campionato. Ha puntato dallo scorso anno su un tecnico giovane come il quarantenne Simone Seccardini, ex giovanili dell’Ascoli, che ha puntato fin da subito sul gioco e sul possesso palla, con un palleggio molto sviluppato. Difesa molto solida quella basata su Nonni (lo scorso anno vittorioso in D con il Campobasso) e sugli ex pro Mazzarani e D’Alessandro. Da lì si sviluppa un 3-5-2 molto mobile che ha nell’ex Pineto ma anche United Riccione Francesco Maio (a segno a Civitanova Marche) il terminale offensivo di riferimento insieme all’ascolano Ciabuschi, con i due spesso ad alternarsi davanti. Un cliente scomodo per la Fermana chiamato a confermare le proprie aspettative e che è ripartito in questa stagione dalle tante certezze del finale della scorsa stagione, chiusa in netto crescendo. Ma la Fermana non sarà assolutamente sola perché in tanti dal capoluogo fermano si muoveranno in direzione Ascoli Piceno.

Roberto Cruciani