ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Ospedale di Fermo, nasce il laboratorio per la realizzazione di farmaci antitumorali

Il responsabile Fioretti spiega: “Una struttura d’eccellenza per operatori e pazienti, la migliore della regione Marche dal punto di vita tecnologico”

Importante novità all'ospedale Murri: un laboratori per produrre farmaci chemioterapici (foto archivio)

Importante novità all'ospedale Murri: un laboratori per produrre farmaci chemioterapici (foto archivio)

Fermo, 13 novembre 2024 – Sceglie uno spazio tutto nuovo il direttore generale dell’Ast, Roberto Grinta, per annunciare la nascita di un servizio dell’ospedale che è in realtà un sogno che si avvera: l’avvio del laboratorio per la realizzazione interna dei farmaci chemioterapici antiblastici. Il locale nuovo è la stanza principale della centrale operativa territoriale che si sta allestendo, usato oggi per raccontare che due giorni fa l’ospedale ha iniziato l’attività di preparazione dei farmaci utili al reparto di oncologia, “è un giorno importante, assicura Grinta, è un’attività che era necessaria in questo territorio da più di 10 anni, abbiamo una struttura che ci garantisce la qualità del prodotto e dà la possibilità agli operatori di produrre farmaci chemioterapici con la massima sicurezza”.

Il primario di oncologia, Renato Bisonni spiega che da tempo si chiedeva una struttura dedicata solo a questo: “La preparazione si faceva in maniera galenica nei nostri locali di oncologia ma adesso ha una struttura propria ed è giustamente nelle mani del farmacista con personale dedicato, prima lo facevamo noi ed è un salto di qualità”. Il responsabile dell’unità operativa di farmacia, Massimo Fioretti spiega che si tratta di farmaci con un livello di attenzione particolarmente alto, secondo norme di buona preparazione e sotto la responsabilità del farmacista: “Oggi abbiamo una struttura all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, per gli operatori e per i pazienti, siamo la struttura migliore della regione Marche dal punto di vita tecnologico”. Un risultato che è frutto del lavoro di tanti, della direttrice sanitaria Elisa Draghi, degli ingegneri Rocco Tirabasso e Elisa Bitti, del responsabile delle professioni sanitarie Renato Rocchi che ha fornito infermiere esperte preparatrici, per andare in continuità con il lavoro di collaborazione portato avanti con l’oncologia: “Ora siamo indipendenti, spiega la direttrice Draghi, alcune preparazioni finora le facevano altre aziende. Per noi si è realizzato un sogno che ha richiesto due anni di lavoro, non ci si credeva, era un progetto tanto desiderato ma complesso per aspetti tecnici e organizzativi. C’è stata l’ottima collaborazione da parte di tutti, ci sono voluti molti incontri per aggiustare il tiro, abbiamo aggiornato la raccomandazione per la manipolazione di tali farmaci, abbiamo formalizzato un documento che identifica i percorsi e le attività e le azioni erogate all’interno della nuova struttura. Lunedì la prima giornata in cui i farmaci sono stati realizzati all’interno della struttura”.

Il percorso richiede una qualità dell’aia pura al cento per cento e un percorso adeguato anche per non esporre gli operatori a rischi, per questo l’azienda, spiega Rocchi, ha selezionato gli infermieri tra i più esperti, non è stato lasciato nulla al caso e c’è stata una formazione dedicata proprio nel nuovo laboratorio. Il direttore del rischio clinico, Andrea Vesprini, spiega: “E’ stata l’occasione per revisionare la procedura per la raccomandazione 14 che riguarda la manipolazione degli antiblastici, linee di indirizzo che vanno contestualizzate nel nostro ambiente, ci mancava la struttura specifica. Adesso abbiamo la contestualizzazione completa di quanto contenuto nella raccomandazione, ci sarà un monitoraggio completo per capire se siamo sul cammino giusto. Abbiamo istruzioni complete su tutti i passaggi, a tutela della sicurezza dei pazienti e degli operatori”. La preparazione si fa sotto cappa, in luoghi adeguati, in un ambiente di aria pulita e filtrata, il personale entra con un percorso di vestizione e di igiene”.