Rinnovato il Consiglio provinciale, mercoledì prima convocazione. Nonostante le amputazioni, alle province restano importanti campi di azione.
Presidente Michele Ortenzi, uno degli ambiti in cui si muove la Provincia è quello della scuola. Come siamo messi?
"L’attuazione degli interventi finanziati con il Pnrr è la priorità delle priorità, ci sono tempi strettissimi e i lavori da fare sono molti e anche importanti. Poi, sempre per le scuole, ci sono i finanziamenti sisma da mettere a terra. Anche la manutenzione viaria e la sicurezza stradale sono delle priorità importanti. Qui il discorso è diverso perché siamo di fronte ad una mancanza di fondi per poter realizzare interventi che nel corso degli anni si sono resi necessari".
C’è stata polemica per la mancata rappresentanza della montagna.
"Ma no: l’attenzione per la montagna c’è sempre stata. Purtroppo l’ente a causa della riforma delle province del 2014 ha perso negli anni competenze e personale oltre alla ridotta capacità finanziaria. Questi limiti e queste difficoltà si ripercuotono oggi sull’intero territorio e quindi anche nelle aree montane".
Il verde è un tema molto sentito. Che attenzione riserverete all’ambiente?
"L’unica area verde della Provincia è quella situata sotto al nuovo polo scolastico Betti-Fracassetti di Fermo, che qualche anno fa fu oggetto di rimboschimento. Nei tempi attuali c’è una stretta collaborazione con Amap Marche per cercare di combattere e contenere il cosiddetto tarlo asiatico, questo insetto infatti porta al disseccamento delle piante che riesce ad attaccare e quindi si stanno mettendo in campo tutte le azioni possibili per cercare di proteggere al meglio le zone non ancora infestate".
Viabilità. Da decenni si parla di una metropolitana di superficie Amandola-Porto San Giorgio. Ma se ne parla solo. "Uno studio preliminare sarà realizzato dalla Politecnica delle Marche, con lo scopo di verificare se da un punto di vista tecnico ed economico ci siano le condizioni per poter andare avanti. Noi ci crediamo e siamo fortemente convinti degli effetti positivi che un’opera del genere potrebbe generare".
E l’arretramento della A14?
"L’autostrada sarebbe dovuta essere realizzata verso l’interno già da quando fu iniziata la progettazione tanto anni fa. Bisognerebbe avere certezze sull’impatto ambientale, capire l’entità economica dell’intervento e verificare i tempi di realizzazione. Il gap infrastrutturale che contraddistingue la nostra provincia è tale per cui non credo si possa tergiversare. Se potessi avere a disposizione le risorse le priorità su cui lavorerei sarebbero: terza corsia nell’attuale tracciato, completamento della Mare Monti da Amandola a Campiglione, ultimo tratto della Mezzina fino alla Valdaso".
Adolfo Leoni