Una via Crucis, chi in questi mesi percorre la A14 tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto del Tronto deve metterci una buona dose di pazienza e di rassegnazione. Una situazione non più tollerabile secondo il presidente della Regione, Marche Francesco Acquaroli, che ha inviato ieri una lettera all’amministratore delegato di Società Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, per richiedere un incontro urgente sui lavori nel percorso marchigiano della A14 al fine di ridurre i disagi alla mobilità.
I tratti interessati dai lavori sono a Fermo, sul viadotto Vallescura, con la riduzione della corsia di marcia di un chilometro in entrambe le corsie, a Porto San Giorgio si lavora al ripristino del cavalcavia, con la chiusura della corsia di sorpasso per tre chilometri in entrambe le direzioni. E ancora, si lavora sul viadotto Campofilone, sul viadotto Santa Giuliana a Massignano, si procede con la manutenzione della galleria di Pedaso sulla corsia nord, con una deviazione del senso di marcia su una corsia per due chilometri. E ancora, sono cinque le gallerie sotto manutenzione tra Cupra e Grottammare con 7 km su una sola corsia per senso di marcia in un’unica carreggiata. Acquaroli porta sul tavolo del ministro la grave criticità del flusso veicolare che interessa il tratto A14 nel sud delle Marche, tra Porto Sant’Elpidio e Fermo-Porto San Giorgio e tra Pedaso e Grottammare, in conseguenza dei lavori in corso: "Pur consapevoli che la criticità è collegata alle improrogabili attività di consolidamento delle gallerie, scrive il presidente della Regione, conseguenti alle verifiche pianificate con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, si chiede un incontro al fine di valutare le modalità e le misure più efficaci da intraprendere per ridurre al minimo i disagi nella mobilità di cittadini e turisti, lavoratori e imprese. Il tratto interessato, infatti, è percorso quotidianamente da pendolari e lavoratori di imprese. I disagi interessano anche le aree limitrofe dei comuni lungo la fascia costiera, dove si riversano i veicoli in cerca di vie alternative, con evidenti situazioni di congestione. I lavori rischiano di impattare negativamente anche sul settore turistico, sul quale stiamo puntando per il rilancio economico nell’attuale fase di ripresa post pandemia". All’appello di tante categorie economiche si unisce quello degli agenti di commercio, con Tullio Luciani, presidente provinciale Fnaac: "E’ mai possibile che a distanza di anni, ancora oggi alla ripresa di un traffico quasi normale, un automobilista debba affidarsi alla sorte? A nome delle centinaia di agenti di commercio che transitano su questo importante asse viario - spiega Luciani - lanciamo un appello agli amministratori responsabili affinché questa incresciosa situazione trovi una soluzione nel più breve tempo possibile".