Nuova mostra al Tomav. A esporre è Moscariello

Vengono proposte le opere dell’artista a tema ’incertezza dell’immagine’. La personale sarà visitabile per tutta l’estate fino al 15 settembre.

Nuova mostra al Tomav. A esporre è Moscariello

Nuova mostra al Tomav. A esporre è Moscariello

Appuntamento con l’arte, al Tomav (Torre di Moresco Centro Arti Visive) di Moresco dove sabato alle 18 si aprirà con inaugurazione la mostra ‘Trompe-l’œil’ personale di Luca Moscariello. La mostra è curata da Antonello Tolve e propone una nuova serie di opere dell’artista rispondenti al tema dell’incertezza percettologica offerta dall’immagine. "Seguendo un itinerario messo in campo nel 2020 – si legge nella nota critica – Luca Moscariello si incanala nella grande tradizione del trompe-l’œil con dispositivi che annullano e scollano ogni rapporto con la realtà fenomenica, per produrre un’ulteriore percezione riduttivo-costruttiva, dove non c’è più l’urgenza di fissare sulla tela alcuni oggetti d’uso comune, piuttosto quella di dar vita ad illusioni custodi di strategica riflessione". In mostra l’arte che porta quindi a fermarsi per vivere intervalli di pensiero da cui nascono integrazioni cognitive, sintomo di percezione della potenza dello studioso che mentre dipinge, studia e si stupisce della forza del proprio pensiero. Luca Moscariello è nato a San Giovanni in Persiceto nel 1980, vive e lavora a Sala Bolognese. Ha vinto numerosi premi e ha all’attivo numerose personali, tra le più recenti si ricordano Puzzle (al Museo Ebraico di Bologna), Gerico (Fondazione Stelline) Moduli strategici per imbastire equivoci (Centro Culturale Macello, Argenta) e la più recente collettiva alla Barbara Paci Gallery (Forte dei Marmi).

"Chiuse in un preciso sistema geometrico – recita ancora la critica – le strutture fondamentali utilizzate da Moscariello, in questa nuova esposizione, seguono ancora una volta un ordine che mette sotto scacco lo sguardo dello spettatore mediante una ripresa della mimesis, concentrandosi pertanto sull’ambiguità di una pittura che mira a farsi finzione visiva, abbaglio o potente choc, grazie ad una ritmica combinatoria dove la stesura cromatica sembra ora ricordare potentemente un tratto di nastro carta, ora un foglio accartocciato o anche una lamiera smaltata, ora un interstizio o una fessura oltre la quale è custodito tutto il segreto della pittura". Articolati nello spazio, i lavori realizzati da Moscariello rompono la rigidità della parete, e seguendo l’eptagonalità della torre, aprono brecce immaginifiche e fragranti vie di fuga dalla realtà. La mostra sarà visitabile fino al 15 settembre, tutti i sabato e la domenica dalle 18 alle 20.

Paola Pieragostini