
Amedeo Mancini col calciatore senegalese della Fermana Sene Papa Moustapha
Marino del Tronto (Ascoli Piceno), 24 luglio 2016 - Jeans e maglietta di cotone, sguardo un po’ frastornato, quasi rassegnato. Intorno ad Amedeo Mancini, l’ultrà della Fermana calcio che nella tragica e controversa lite di Fermo ha sferrato un cazzotto al profugo nigeriano Emmanuel (poi morto per la ferita alla testa susseguente alla caduta), ci sono la direttrice del carcere di massima sicurezza di Ascoli, Lucia di Feliciantonio, e altri quattro detenuti con cui condivide la cella speciale. Nel cortiletto interno dell’istituto penitenziario dove soggiornarono anche Totò Riina al 41 bis e Alì Agca, l’attentatore del Papa, ci sono solo...