Nemmeno con un fiore. Un mese di appuntamenti contro la violenza di genere

Monterubbiano, per il quarto anno di fila il piccolo paese del fermano dedica incontri e accoglie ospiti: quest’anno c’è anche Assunta Legnante.

Nemmeno con un fiore. Un mese di appuntamenti contro la violenza di genere

Monterubbiano, per il quarto anno di fila il piccolo paese del fermano dedica incontri e accoglie ospiti: quest’anno c’è anche Assunta Legnante.

Un mese intero di eventi contro la violenza sulle donne. Non parliamo di una grande città, ma di un paesino come Monterubbiano, che ha però da svariati anni dimostrato una sensibilità particolare alla piaga dei femminicidi e della violenza di genere che riempiono, purtroppo, le cronache quotidiane.

Promotrice dell’iniziativa giunta alla quarta edizione, è la sindaca Meri Marziali, ex presidente della Commissione Pari Opportunità Marche.

Sindaca, ‘Nemmeno con un fiore’, è un appuntamento ormai consolidato.

"La rassegna è nata nel 2021 con l’inaugurazione della panchina rossa. La violenza di genere rientra in un cambiamento culturale difficile. E’ un fenomeno che attraversa inevitabilmente le istituzioni, la scuola, i centri antiviolenza, i personaggi legati al tema delle discriminazioni e al contrasto ad ogni forma di violenza. La violenza di genere deve essere affrontata con l’impegno congiunto di tutti. Questa è la ragione alla base dell’organizzazione di ‘Nemmeno con un fiore’".

La rassegna 2024 coinvolge gli studenti.

"Sì, in particolare ho molta fiducia nell’appuntamento che vede ospiti le rifugiate afgane accolte nella rete Sai, Jamila Yoya e Shugoofa Samadi"

Perché?

"Ritengo importante che le nuove generazioni ascoltino testimonianze dirette da chi ha provato sulla propria pelle la privazione dei diritti, cosa che è difficile immaginare per chi vive ed è nato nella nostra cultura. Credo che per un ragazzo sia un’esperienza forte ascoltare i contesti e le emozioni che le nostre ospiti condivideranno al teatro. Credo inoltre che sia nostra responsabilità dare voce alle rifugiate a nome di tutte le donne che soffrono e che spesso non possono trovare soluzioni allo stato di privazione".

Tra gli appuntamenti clou, la ‘Carta etica dello sport femminile’ e la presenza di Assunta Legnante.

"La sottoscrizione della Carta rientra nell’ambito di ‘Donne e sport. La lunga strada verso la parità’ ed è svolta con l’ampia comunione di intenti di caratura nazionale che coinvolge associazionismo e atlete. A ciò si lega la presenza dell’atleta Medaglia d’oro Giochi Paralimpici Parigi 2024. L’intento è riflettere su quanto, il mondo femminile, subisca ancora troppe discriminazioni anche in ambito sportivo e discutere di buone pratiche in proposito".

Crede che la sensibilizzazione alla parità di genere, debba essere promossa ogni giorno, anche da un Comune?

"Lavoreremo con impegno quotidiano affinché la sensibilizzazione diventi sempre più una responsabilità collettiva a favore del mondo femminile, sul territorio che rappresentiamo. Siamo convinti che, solo continuando a parlare dell’importanza della parità di genere e cercando di dare il giusto esempio ai nostri giovani, il punto di vista su un mondo ancora troppo al maschile, potrà essere pian piano cambiato".

Paola Pieragostini