Nel nome di Giuliano Vitali. Borsa di studio ai migliori

Riconoscimento ai due alunni più meritevoli del corso d’informatica del Montani. Per volere della famiglia e della Sigma, azienda che aveva fondato con Cesaroni. .

Nel nome di Giuliano Vitali. Borsa di studio ai migliori

La cerimonia di premiazione di Tommaso e Valeria Trasatti

Una borsa di studio per celebrare il merito dei giovani e per ricordare un ex studente del Montani che se ne è andato troppo presto. È nel nome di Giuliano Vitali che si dà il riconoscimento ai due migliori studenti del corso di informatica dell’istituto, per volere della famiglia, della Sigma, l’azienda che Giuliano ha fondato insieme a Alvaro Cesaroni, dell’associazione ex allievi, col supporto della dirigente Stefania Scatasta. Stavolta il premio è andato a Tommaso e Valeria Trasatti, stesso cognome ma nessuna parentela, ad aggiudicarsi il riconoscimento che vale 500 euro. Un premio corposo, spiega il presidente degli ex allievi Carlo Labbrozzi, "nel ricordo di due ex allievi che erano stati su questi banchi insieme e insieme poi hanno lavorando, finendo per dare lavoro a 500 persone. Giuliano se n’è andato quattro anni fa e i compagni di allora dedicano la borsa di studio ai più bravi, per ricordare un amico e per trasmettere i valori che hanno guidato gli studenti di ieri, l’educazione, la riconoscenza, l’impegno e il sacrificio". La dirigente Stefania Scatasta parla dell’importanza di tenere vivi i ricordi, in un’aula del triennio da poco riaperto, con la gioia di chi sente di essere tornato a casa: "Siamo un cantiere dentro il centro storico, è un progetto di futuro, per costruire luoghi belli che possano trasmettere speranza e futuro, nei cittadini di domani che siano capaci di interagire". Il sindaco Calcinaro si complimenta con i ragazzi, ci sono i vertici della Sigma arrivati a premiare i ragazzi insieme con la vedova di Vitali, Gabriella: "Un’azienda leader nel settore che sempre si apre alle esperienze di lavoro degli studenti, che investe sempre sui giovani". Vincenzo Felicioni che di Giuliano era amico ricorda che persona speciale era: "Siamo stati amici fin dalle medie, eravamo figli di famiglie contadine, con meno possibilità economica ma con una grande etica e con una morale forte. Questo premio è stato pensato da un gruppo di compagni di scuola che non voleva rassegnarsi alla sua perdita, era una persona di grande bontà, di entusiasmo, di determinazione e altruismo, mai sopra le righe. In questa scuola abbiamo cementato la nostra amicizia e vissuto un senso forte di comunità, di identità". Tommaso e Valeria, studenti al quarto anno, sono stati scelti tra 120 di informatica, nella valutazione c’è anche il voto di condotta, perché il merito vero è dei ragazzi che sanno essere anche brave persone.

Angelica Malvatani