Si mettono insieme le famiglie, per prendersi cura del dolore dell’anima. Sono duecento le famiglie che si riconoscono nell’associazione fermana Psiche 2000, a supporto di problematiche di salute mentale, un settore delicato per cui non bastano mai i fondi e nemmeno il personale dedicato. Per quanto riguarda il comprensorio fermano sono 2400 le persone prese in carico dal Centro di Salute Mentale, età media tra i 30 e i 35 anni (dati 2022), ma anche il nostro territorio non è immune di riflesso dalle problematiche nazionali, come la carenza di fondi e di personale, in una regione come le Marche che peraltro investe nel settore l’8 per cento in meno rispetto alle altre regioni. Psiche 2000 opera da più di 25 anni in tutto il territorio fermano per la tutela, la promozione e la prevenzione della salute mentale ed il supporto dei familiari delle persone con disagio psichico per il miglioramento della qualità della vita, secondo il presidente dell’Associazione Maria Luana Fermani, il problema del settore non è solo strutturale ma è anche e soprattutto culturale: "Attualmente, i pregiudizi legati alle problematiche di salute mentale persistono nell’immaginario collettivo e influenzano l’opinione pubblica, da psicosi come la schizofrenia ai disturbi dell’umore, per arrivare fino all’ansia, anoressia e bulimia nervose, disturbi da abuso di sostanze e di alcol, altri problemi di sanità pubblica che investono la sfera psichica. Lo stigma associato ai disturbi mentali rappresenta una delle barriere principali per l’accesso alle cure".
Le famiglie lo sanno, il percorso di presa di coscienza di avere un disturbo psichico è un processo lungo e difficile, sia per il malato che per i suoi familiari, per questo l’associazione ha messo ha punto uno sportello aperto per offrire gratuitamente supporto psicologico, orientamento ai servizi ed ascolto attento ed attivo. Ma le attività dell’associazione non si limitano a questo, ci sono laboratori psico attitudinali, un corso Creativo, di ping pong, ballo, informatica, cucina, ci sono momenti di svago e di incontro, per riportare la vita lungo binari di normalità e di bellezza. Le attività sono aperte a tutti, non solo per chi soffre di una specifica patologia, in un’ottica di socializzazione e integrazione, la sede è in via del Bastione, la speranza è che si possa costruire consapevolezza e benessere, per tutti.
Angelica Malvatani