Dopo una perquisizione nella sua abitazione avevano rinvenuto droga e denaro provento della vendita. Per questo motivo un 65enne di Sant’Elpidio a Mare è finito alla sbarra e, al termine del processo, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio. Il pusher era finito nei guai quando i carabinieri di Porto San Giorgio, in collaborazione con quelli di Sant’Elpidio a Mare e della sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Fermo, coadiuvati dagli uomini della Guardia di Finanza di Fermo, intervenuti con un’unità cinofila, avevano dato esecuzione a un decreto di perquisizione domiciliare e personale su delega della Procura della Repubblica.
L’autorità giudiziaria aveva emesso il provvedimento in virtù di una precedente attività investigativa, condotta dai carabinieri di Porto San Giorgio, al termine della quale era stata avanzata la specifica richiesta di perquisizione. I militari dell’Arma avevano quindi proceduto, in contemporanea, alla perquisizione di un esercizio commerciale e di un’abitazione privata. Proprio all’interno di quest’ultima i carabinieri avevano rinvenuto circa 25 grammi di sostanza stupefacente, suddivisa tra hashish e marijuana, nonché alcuni semi di canapa, un bilancino di precisione e la somma in contante di oltre 2.500 euro, ritenuta provento dello spaccio. Il tutto era stato posto sotto sequestro. Al termine delle operazioni, l’elpidiense di 65 anni, era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Fabio Castori