FABIO CASTORI
Cronaca

Multano il cane eroe dei pompieri, ma aveva salvato un’anziana

Ziva aveva appena terminato un’operazione con la quale era stata ritrovata una donna scomparsa, avrebbe “disturbato la quiete pubblica”

Ziva, l'esemplare di cane femmina dei vigili del fuoco di Porto Sant'Elpidio

I vigili del fuoco

Porto Sant’Elpidio, 1 agosto 2024 – Il proprietario non avrebbe adottato tutti gli opportuni provvedimenti per evitare qualsiasi disturbo alla collettività da parte del suo cane, pertanto i rangers di Porto Sant’Elpidio, che non sarebbero altro che le guardie zoofile, hanno fatto recapitare la multa al padrone. Peccato che quell’animale fa parte della squadra ricerca persone dei vigili del fuoco di Fermo e stava compiendo il suo lavoro. Una notizia che ha dell’incredibile e che ha visto il suo comico epilogo in questi giorni.

Ma andiamo per ordine. Era il 9 giugno scorso e tra Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare scatta il piano ricerca persone scomparse della prefettura: c’è un’anziana che non si trova dalla sera precedente. Al mattino grazie all’intervento di Ziva, un esemplare femmina dei vigili del fuoco, la scomparsa viene ritrovata e condotta sana e salva a casa. A quel punto, il conduttore fa bere Ziva dalla sua ciotola, poi la fa rientrare nel trasportino e la carica nell’auto di servizio parcheggiata vicino alla sala operativa mobile dei vigili del fuoco. “Intorno a mezzogiorno – racconta il conduttore del cane – vista la riuscita dell’operazione, sono rientrato in caserma. Ieri a distanza di un mese e mezzo mi sono visto recapitare un verbale da parte dei rangers di Porto Sant’Elpidio, in cui si comunica una salata multa al mio cane in quanto disturbava la quiete pubblica. I rangers specificano che il cane era da solo e che non era presente il proprietario. Io mi chiedo se certe persone abbiano l’uso della ragione. Ziva era dentro un’auto dei vigili del fuoco impegnati in una ricerca di persone, perciò non credo sia difficile capire cosa stesse facendo. Poi mi chiedo come i rangers abbiano fatto a leggere il microchip del cane visto che era in macchina anche se con il portellone non chiuso a chiave. Presumo che siano entrati nell’abitacolo e abbiano effettuato le operazioni per il riconoscimento. Comportamento questo piuttosto grave”. Possibile che i rangers non si siano resi conto di cosa stesse accadendo? Possibile che non abbiano pensato di rivolgersi alla sala operativa mobile dei vigili del fuoco? Difficile capire i motivi dell’inutile alzata di ingegno.