Montegranaro (Fermo), 1 luglio 2019 - Per il brigadiere Mario Iadonato, 59 anni, in servizio nella locale stazione dei carabinieri, non è una novità vedere persone che, nel fine settimana, si ubriacano e diventano pericolosi, per gli altri e per sé stesse. Così, quando sabato sera, è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine in un bar di viale Zaccagnini in cui B.B., un marocchino di 46 anni, aveva ecceduto con l’alcol e stava importunando clienti e gente di passaggio (in centro storico c’era la lunga notte finale del Veregra Street, ndr), Iadonato sapeva quale situazione avrebbe trovato andando sul posto, ma non avrebbe mai immaginato di essere accoltellato alle spalle dalla persona ubriaca, residente in città e noto alle forze dell’ordine per piccole questioni di droga.
AGGIORNAMENTO Carabiniere accoltellato a Montegranaro: è fuori pericolo
Intervenuto insieme a un collega, il brigadiere ha portato via il marocchino dal locale pubblico, accompagnandolo in caserma per ricondurlo alla calma e, poi, lo ha riportato a casa. Ma il 46enne si è impuntato su una richiesta inconsueta: rivoleva il suo gatto lasciato al bar altrimenti sarebbe andato a creare un bel po’ di confusione in piazza, tra le migliaia di persone che assistevano al Veregra Street.
«Quando gli ho riportato il gatto – racconta Iadonato dal suo letto dell’ospedale Murri -, lui mi stava aspettando davanti alla porta, in strada. Gliel’ho consegnato e, quando mi sono girato per risalire in macchina, mi ha dato una coltellata. Credo che abbia approfittato del fatto che mi ero allontanato per il gatto, per procurarsi il grosso coltello da cucina con cui mi ha inferto un fendente alla spalla sinistra».
Un colpo talmente violento che la lama è penetrata nella pelle per 8 cm, toccando i polmoni del brigadiere al quale, in ospedale, durante la notte, è stato applicato un drenaggio. Ieri le sue condizioni erano costantemente monitorate per valutare se trasferirlo al Torrette per un intervento chirurgico. Intanto, il marocchino dopo aver ferito il carabiniere, era scappato, raggiungendo lo stesso bar. Qui, ha raccontato l’accaduto, vantandosi di aver quasi ammazzato Iadonato.
Affermazioni che hanno indotto qualcuno dei presenti a segnalare il fatto ai carabinieri che, confluiti in forze a Montegranaro, si sono precipitati ad arrestare l’aggressore. Per lui le accuse sono tentato omicidio, porto abusivo di armi e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. «Mi poteva colpire solo di spalle perché ci avesse provato a farlo di fronte, non ci sarebbe mai riuscito» il commento di Iadonato che, pur dolorante per il colpo subito, si è raccomandato con i medici: «Rimettetemi in sesto, devo tornare a lavorare».