FABIO CASTORI
Cronaca

Minaccia e aggredisce la compagna. A processo elpidiense di 36 anni

Folle di gelosia l’aveva prima apostrofata con frasi offensive, per poi aggredirla e farla finire al pronto soccorso. Nonostante l’ammonimento...

Polizia in prima linea

Polizia in prima linea

Folle di gelosia l’aveva prima apostrofata con frasi offensive, per poi aggredirla e farla finire al pronto soccorso. Nonostante l’ammonimento del questore scattato per questo episodio, lui aveva reiterato i suoi comportamenti violenti. Per questo motivo, a conclusione delle indagini, un 36enne di Porto Sant’Elpidio è stato rinviato a giudizio. Il giovane dovrà ora comparire davanti al giudice del tribunale di Fermo per rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna. La storia era venuta a galla quando i poliziotti della squadra volanti e dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico erano intervenuti, su richiesta di una ragazza di origini straniere, in un appartamento situato a Porto Sant’Elpidio, dove risiedeva una sua amica. Nella fattispecie la giovane era riuscita a contattare il numero di emergenza mentre era in atto un’aggressione da parte del compagno elpidiense che, in preda ad un incontrollabile raptus di gelosia, aveva iniziato ad offenderla con frasi ingiuriose per poi percuoterla storcendole le dita della mano. Nel corso della lite era presente l’amica della ragazza, che aveva fornito una completa descrizione dei fatti avvenuti. Per questo motivo l’ufficio specializzato della Divisione anticrimine, previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, aveva avviato una rapida istruttoria che si era conclusa con la proposta al questore del provvedimento di ammonimento. Emessa la misura di prevenzione dell’ammonimento del questore, i poliziotti avevano provveduto ad illustrare all’ammonito e alla vittima, attraverso un interprete, gli effetti e le conseguenze della misura di prevenzione precisando che il provvedimento, ove violato, avrebbe determinato la procedibilità d’ufficio. La vittima, come previsto dalle linee guida, è stata convocata presso gi uffici della questura, dove le è stato comunicato della presenza di centri antiviolenza presenti sul territorio provinciale e di tutte le forme di tutela previste per le vittime di episodi di violenza di genere. L’ammonito è stato invece informato della possibilità di rivolgersi a titolo gratuito ai servizi sociali comunali o a centri specializzati presenti sul territorio, come previsto dal protocollo "Zeus", per intraprendere un percorso di recupero dei maltrattamenti e di riabilitazione del proprio vissuto. Invece di seguire l’iter, però, il 38enne aveva continuato con i suoi atteggiamenti violenti e, a conclusione delle indagini, è stato rinviato a giudizio.

Fabio Castori