Fermo, 13 marzo 2024 – “Ho fatto solo il mio dovere”. Poche parole che dicono tutto dello stile di un medico che non ci tiene a passare per un eroe. Ha destato profonda emozione la storia del chirurgo Francesco Bernetti Evangelista, medico in pensione in servizio con una cooperativa al pronto soccorso di Fermo.
Dopo una nottata in servizio, durante la quale aveva visitato la 15enne, che poi era stata dimessa, aveva voluto passare a casa della ragazza per verificare un dubbio che aveva, su una diagnosi che non lo convinceva del tutto: “E' passato alle 7 del mattino a casa nostra, racconta Catiuscia Gasparroni, la mamma di Giulia, che col marito Marco ha voluto rendere nota questa storia, per dirci che secondo lui era meglio ricoverarla, che quello di Giulia, con la febbre alta e le gambe insensibili, poteva essere un problema serio. Così era infatti e se avessimo perso altro tempo la sua salute sarebbe potuta peggiorare di molto. Abbiamo sentito il bisogno di esprimergli la nostra riconoscenza, sperando che il suo gesto possa essere d'esempio per tutti quelli che vogliono fare il medico e qualche volta trascurano l'aspetto umano di una professione nobilissima”.
Una storia forse piccola ma esemplare, diventata ieri virale, tanto da destare l’interesse anche di trasmissioni televisive e testate nazionali. Sui social in tanti hanno raccontato di aver avuto a che fare con Bernetti, di essere stati operati da lui, confermandone l'attenzione, la cura, la delicatezza e la straordinaria professionalità.
"Tutti i medici fanno cose buone, troppo spesso fanno notizia solo quelli che commettono degli errori”, ha commentato prima di eclissarsi e tornare a fare quello che sa fare benissimo, da circa 40 anni: il medico col cuore aperto.