Porto San Giorgio (Fermo), 25 agosto 2024 – I ladri non risparmiano nessuno, neanche l’imprenditore e vice presidente di Confartigianato Fermo Lorenzo Totò che, al rientro da una breve vacanza con la famiglia, ha trovato un’amara sorpresa: la sua casa di Porto San Giorgio, in via Salvadori, era stata letteralmente svaligiata dai ladri.
“Quando siamo tornati – racconta Totò – abbiamo cercato di aprire il portone senza riuscirci e abbiamo dato la colpa alla chiave probabilmente difettosa, anche perché all’esterno non c’erano segni di effrazione. Rimasti fuori casa, abbiamo chiesto aiuto ai vigili del fuoco”.
I pompieri giunti immediatamente sul posto sono riusciti ad aprire il portone e i proprietari dell’abitazione si sono trovati di fronte a una scena che nessuno vorrebbe mai vedere al suo rientro a casa: armadi aperti e cassetti rovesciati, oggetti buttati sopra il letto e vestiti ammucchiati sul pavimento, mentre argenteria, oro pellicce, borse firmate e un tablet erano stati trafugati. Il bilancio dei danni e degli oggetti rubati si aggirerebbe intorno 30mila euro, ma si tratta di una stima ancora provvisoria.
“Sono ancora frastornato – spiega Totò - e non abbiamo ancora quantificato la refurtiva. Ho l’impressione che chi ha agito sapeva della nostra assenza e forse anche di quello che avrebbe potuto trovare in casa. Io e la mia famiglia siamo persone riservate e poi siamo in questo appartamento solo da luglio. Questa brutta disavventura ci lasciato dentro una sensazione spiacevole, come se fossimo stati violati nella nostra intimità”.
Sul furto indagano i carabinieri che hanno già acquisito le immagini del sistema di video sorveglianza della palazzina in cui si trova l’appartamento svaligiato, e i video delle altre telecamere posizionate nelle vicinanze. Gli investigatori sono convinti che i ladri, sicuramente una banda di professionisti proveniente da fuori regione, abbiano agito di notte con un’azione mirata e studiata da tempo.
I malviventi conoscevano le abitudini della famiglia Totò e sapevano che erano fuori per una vacanza. Questo dimostrerebbe la presenza di un basista in zona che ha studiato per giorni le mosse delle vittime del furto per poi avvisare i suoi complici che era il momento giusto per agire.