MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Maxi furto di calzature griffate: rubate 350 paia di scarpe Tod’s

Sono state prelevate dalle manovie del calzaturificio ‘Della’, i ladri sapevano come muoversi. Non è chiaro se sia stata la stessa banda qualche ora prima a tentare di introdursi in un’altra azienda

Sul colpo indagano i carabinieri: potrebbe trattarsi di una banda di pendolari del crimine, provenienti forse dalla Puglia

Sul colpo indagano i carabinieri: potrebbe trattarsi di una banda di pendolari del crimine, provenienti forse dalla Puglia

Casette d’Ete (Fermo), 4 luglio 2024 – E’ stata una notte movimentata, quella passata, per Casette d’Ete con una banda di ladri professionisti entrata in azione per mettere a segno un maxi furto di calzature griffate. Sono 350 (forse più) le paia di scarpe, tutte griffate Tod’s che hanno preso il volo, la notte scorsa, prelevate dalle manovie del calzaturificio ‘Della’, a Casette d’Ete. Non è chiaro se sia stata la stessa banda, intorno alle 3,30, a tentare di introdursi in un altro calzaturificio, distante poche centinaia di metri, sempre a Casette d’Ete.

In questo caso, il furto è stato sventato grazie all’entrata in funzione dell’allarme che ha messo in fuga i ladri. Non è scattato l’allarme, invece, nello stabilimento ‘Della’ (si trova lungo la provinciale Fratte, in pieno centro abitato della popolosa frazione) dove i ladri si sono intrufolati da una piccola finestra del bagno, dopo aver tagliato con frullino le inferriate, calandosi all’interno. Il fatto che abbiano evitato le zone allarmate ha fatto dedurre che i malviventi sapessero come muoversi, cosa cercare e dove, e che, tra loro, ci potesse essere un basista che conosceva bene i luoghi. I malviventi hanno rubato diverse centinaia di calzature griffate (l’azienda lavora pressoché esclusivamente per Tod’s che, peraltro, tanti anni fa, aveva proprio in questo stabilimento il proprio spaccio aziendale, prima di trasferirlo nella zona Brancadoro, accanto al quartier generale del Gruppo), con tanto di scatole, facendole passare direttamente dalla piccola finestrella del bagno. Un lavoro che deve aver richiesto un certo lasso di tempo durante il quale i ladri hanno potuto lavorare indisturbati, nascosti alla vista di chiunque.

Nel frattempo, non è ben chiaro se sono riusciti ad azionare l’apertura automatica sul parcheggio interno (che dà direttamente sulla provinciale) o se hanno trovato il telecomando, fatto sta che hanno aperto il cancello per far passare un furgone sul quale è stata caricata la refurtiva. Il tutto senza che, dalla strada principale, o nelle vicinanze, nessuno si sia accorto di nulla non essendo scattato alcun allarme e avendo, la banda di professionisti, agito con attenzione per non richiamare l’attenzione dei vicini. L’ipotesi più accreditata è che ad agire sia stata una banda di pendolari del crimine, provenienti forse dalla Puglia, che ultimamente hanno messo a segno diversi colpi in zona, avvalendosi di un basista. Indagano i carabinieri della locale stazione.