
Il presidente Sergio Mattarella consegna la medaglia d’oro. a Francesco Bernetti
Lui insiste, continua a dire di aver fatto solo il suo dovere, di vivere così la sua carriera di medico, con semplicità e grande cura. In realtà, la storia del chirurgo Francesco Bernetti Evangelista è qualcosa di speciale, talmente straordinaria da meritare la Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica, quella che sa stare vicino alle persone e che spesso salva vite. Il dottor Bernetti, noto per la sua riservatezza e per l’attenzione che mette sempre per le persone, è finito agli onori della cronaca per una storia che il Resto del Carlino ha raccontato un anno fa.
Era stata Catiuscia Gasparroni, madre di Giulia, insieme a papà Marco Moreschini, a spiegare: "Mia figlia, 15 anni, aveva da giorni una febbre altissima e un malessere molto importante. Al pronto soccorso non è stato possibile fare tutti gli approfondimenti del caso, a visitarla era stato il dottor Bernetti che prestava servizio in emergenza con la cooperativa a cui si appoggia la sanità pubblica quando non riesce a coprire i turni. Quella notte siamo dovuti uscire dall’ospedale senza una diagnosi chiara ma la sorpresa è arrivata al mattino, quando il dottor Bernetti a fine turno si è presentato a casa nostra, suonando il campanello per dirci che non si sentiva tranquillo, che sospettava una infiammazione midollare, che riteneva opportuno un nuovo ricovero ad Ancona. Noi abbiamo visto in questo gesto una grande generosità e un’attenzione alla persona più che al mestiere di medico, dunque abbiamo voluto portare a tutti il segnale di una sanità che ha saputo accoglierci, di un medico dal cuore enorme".
La storia è diventata virale in poche ore, tanto da attirare l’attenzione nazionale, lui, il medico dal cuore grande, non ha concesso interviste praticamente a nessuno, se non poche battute per sottrarsi alle luci della ribalta e per ribadire che un medico fa così, si occupa delle persone. Dopo la pensione, con una carriera lunghissima vissuta nel reparto di chirurgia del Murri, si era messo a disposizione per dare una mano al pronto soccorso sempre in affanno di personale, una storia che evidentemente ha attirato l’attenzione anche del Quirinale e ieri il riconoscimento arrivato dalle mani dello stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che con il chirurgo fermano ha premiato, insieme con il Ministro Orazio Schillaci, tutti i medici e il personale sanitario che hanno saputo dare il loro cuore insieme alla professionalità e alla cura medica, alla presenza del capo di stato maggiore della Difesa Luciano Portolano. Eroi dei nostri giorni, quelli che non vorrebbero comparire sulle cronache ma amano fare il lavoro del medico, il più bello, difficile e delicato del mondo.
Angelica Malvatani