FABIO CASTORI
Cronaca

Importa marijuana a Fermo, 40enne nei guai

Le infiorescenze che dovevano essere destinate all’industria farmaceutica sarebbero finite nel mercato illegale

Il blitz era scattato durante i numerosi servizi di controllo economico del territorio dei militari in forza al Nucleo di polizia economico-finanziaria

Il blitz era scattato durante i numerosi servizi di controllo economico del territorio dei militari in forza al Nucleo di polizia economico-finanziaria

Fermo, 25 ottobre 2024 – Aveva importato ben 52 chili di marijuana fingendo che fossero destinati alle industrie farmaceutiche, ma in realtà erano infiorescenze con un principio attivo altissimo destinate al mercato illegale della costa marchigiana. Per questo motivo un 40enne di Porto Sant’Elpidio, a conclusione delle indagini, è stato rinviato a giudizio. L’uomo dovrà ora rispondere davanti al Collegio Penale del tribunale di Fermo del reato di traffico di stupefacenti. Il blitz era scattato nel novembre scorso, quando i numerosi servizi di controllo economico del territorio e l’acume investigativo dei militari in forza al Nucleo di polizia economico-finanziaria avevano consentito di intercettare, nell’ambito di un’attività incentrata sulla movimentazione delle merci su strada, diversi carichi caratterizzati da pacchi abilmente occultati, perfettamente imballati con cellophane, contenenti quelle che poi si erano rivelate infiorescenze di marijuana di alta qualità.

Il forte odore emanato dalla merce aveva indotto i finanzieri a svolgere immediati approfondimenti, svolti anche presso gli uffici del Reparto, a seguito dei quali era emerso che all’interno dei pacchi erano presenti complessivamente 33 grosse buste trasparenti termosaldate, ognuna delle quali contenenti infiorescenze di marijuana, per un totale complessivo di 52 chilogrammi. La merce veniva trasportata come se fosse materia prima destinata alle industrie farmaceutiche. Tuttavia la documentazione, pur risultando apparentemente legittima, non aveva consentito alcun riferimento univoco alle buste trasportate. In poche parole i destinatari della merce non erano produttori di farmaci, ma solo il 40enne elpidiense.

Pertanto i militari delle Fiamme Gialle avevano sottoposto a sequestro i 52 chili di sostanza stupefacente rinvenuta e avevano denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Fermo il responsabile del traffico illecito. Gli inquirenti sono convinti che lo stratagemma servisse per mascherare il vasto traffico di marijuana e che la droga, una volta stoccata, sarebbe stata smerciata tramite grossisti e pusher locali. Il carico di sostanza stupefacente, venduto al dettaglio nel mercato illegale, avrebbe fruttato oltre mezzo milione di euro.