Raccontare le Marche attraverso i suoi borghi con una ’festa’ che coinvolga tutto il territorio marchigiano questo l’intento del festival MarcheStorie. Nato nel 2021, il festival ha condotto migliaia di visitatori alla scoperta dei piccoli centri: "L’edizione 2024, a cui partecipano 79 borghi celebra la tradizione poetica della regione, mettendo in luce il legame tra i poeti marchigiani e i loro borghi, fonte d’ispirazione per figure illustri come Giacomo Leopardi e Cecco d’Ascoli. Concetto centrale è ’il dono della poesia’, forma d’arte che offre una comunicazione in grado di connettere le persone attraverso emozioni ed esperienze". Lo spiega il presidente della fondazione Marche cultura, Andrea Agostini, nella conferenza stampa indetta per presentare il festival, con il sindaco Valerio Vesprini, l’assessore Carlotta Lanciotti, il consigliere regionale, Marco Marinangeli e i direttori artistici Gabriele Claretti e Roberto Rossetti. Per il primo cittadino sangiorgese: "Marchestorie è un progetto che ho sempre apprezzato per la promozione dei borghi che sono la nostra eccellenza. Si narrerà di ciò che era Porto San Giorgio anni fa ed anche le storie legate ai pirati, come la Rocca Tiepolo che era di difesa proprio dai privati".
Marco Marinangeli: "Marche Storie nasce da una volontà politica con lo scopo di esaltare le bellezze dei borghi. Inizialmente rientravano nel progetto comuni fino a 7 mila abitanti, poi il numero è stato ampliato considerando realtà come Porto San Giorgio che il borgo ce l’ha". L’assessore Lanciotti si è detta orgogliosa che Porto San Giorgio abbia creato un format che unisce grandi professionalità nella collaborazione". Gabriele Claretti commenta: "Abbiamo fatto un programma che fosse non solo temporale ma anche spaziale che inglobasse 3 giorni ma pure tutto il borgo marinaro. Nel pomeriggio ci saranno incursioni poetiche con attori e figuranti. Abbiamo coinvolto artisti ma anche attività commerciali così che vengano persone da fuori".
Silvio Sebastiani