MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Lucentini e l’incarico alle Ferrovie. La sinistra all’attacco del leghista

Un posto a tempo indeterminato da 75mila euro lordi l’anno per il fedelissimo del vicepremier Salvini

Mauro Lucentini, vice coordinatore regionale del Carroccio, insieme al ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini

Mauro Lucentini, vice coordinatore regionale del Carroccio, insieme al ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini

Ha fatto rumore il posto di funzionario per le relazioni istituzionali di Ferrovie dello Stato ottenuto dall’ex parlamentare della Lega, Mauro Lucentini, vice coordinatore regionale e coordinatore per la provincia di Macerata del Carroccio, un fedelissimo del ministro ai trasporti, Matteo Salvini. Un posto a tempo indeterminato come quadro delle Fs (6 mesi di prova, di cui 2 già fatti) che porterebbe nelle tasche di Lucentini 75mila euro lordi all’anno. Manco a dirlo, la notizia diffusa da un quotidiano nazionale ha scatenato una ridda di reazioni, soprattutto targate centrosinistra, con attacchi all’indirizzo del politico di Montegranaro, mettendo in dubbio, con fare ironico (ma neanche tanto) le sue competenze per ricoprire quel ruolo, trattandosi di un geometra, con una intensa attività di agente immobiliare, da tempo votato alla politica. In realtà, il posto a Lucentini non è stato assegnato per aver vinto un concorso nel senso tradizionale del termine. Fs è società partecipata pubblica che non ha l’obbligo di indire concorsi per arruolare le figure di cui ha bisogno per cui, per accedere alle selezioni per le posizioni aperte, è sufficiente inviare il curriculum all’apposita sezione ‘Lavora con noi’ del sito di Fs. Ce ne sarebbero a decine di migliaia di richieste (almeno 40mila) e tra queste quella di Lucentini è stata ritenuta la più idonea al ruolo di specialista in rapporti istituzionali che si stava cercando dallo scorso novembre. Interpellati sia il diretto interessato, sia la coordinatrice regionale della Lega Giorgia Latini hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. Il Pd Marche, attingendo dal quotidiano, parla di ‘incarichi fiduciari e strutture parallele’, sostenendo che "dopo 5 bocciature elettorali, per il geometra esponente della Lega marchigiana, uno stipendio di 75mila euro lordi l’anno, richiamando la risposta di Fs: "La selezione è stata rigorosa". E giù ironie su Salvini e i trasporti ferroviari, fotomontaggi di Lucentini capotreno, commenti sarcastici e caustici di chi, con lauree e master, non riesce neanche ad avvicinarsi a simili posizioni. Si sono levate anche voci a difesa di Lucentini, obiettando ai detrattori che ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’ e che, quand’anche fosse stata una opportunità ‘costruita ad hoc’, non sarebbe certo la prima volta e che simili ‘usi e costumi’ sono frequentati da tempo da partiti di ogni colore.

m.c.