FABIO CASTORI
Cronaca

Luca Cappelletti trovato morto nel canale a Fermo: la polizia segue la pista della droga

Potrebbe essere stata un’overdose a uccidere il 44enne. Telecamere al vaglio per capire se fosse solo

Le indagini sulla morte di Luca Cappelletti trovato cadavere nel canale a Fermo

Fermo, 19 luglio 2023 – E’ ancora tutta da chiare la dinamica della morte di Luca Cappelletti, il 44enne di Montecosaro il cui corpo senza vita è stato trovato in un canale adiacente alla foce del fiume Tenna in territorio di Fermo, poco lontano dal ponte che collega Lido Tre Archi a Porto Sant’Elpidio. Sarà necessaria l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata oggi, a stabilire con certezza le cause del decesso. Sulla morte misteriosa indaga la polizia e l’unica cosa certa, al momento, è che l’uomo non si è tolto la vita volontariamente. Una certezza che arriva dai rilievi effettuati fino a ieri mattina dagli specialisti della Scientifica. Restano due le ipotesi ancora in piedi: il decesso per overdose o per aggressione. Gli investigatori in queste ore stanno analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati per cercare di stabilire se Cappelletti fosse solo o in compagnia. Nel secondo caso prenderebbe corpo l’ipotesi dell’omicidio e di un’aggressione finita male. Ad accreditare l’ipotesi overdose, invece, ci sarebbero diversi elementi: Cappelletti aveva un passato di tossicodipendente, di recente era stato in comunità e aveva buchi sulla pelle compatibili con l’ago di una siringa. Nella zona del ritrovamento del suo cadavere, però, non è stata trovata alcuna siringa attribuibile a lui. Tante le siringhe sparse nel canneto circostante, in quanto ritrovo di tossicodipendenti, ma tutte lontane dal cadavere.

Se dovesse trattarsi di overdose il corpo del 44enne dovrebbe essere stato gettato nel canale da qualcuno che era in sua compagnia e che temeva di essere incriminato. In caso contrario Cappelletti potrebbe aver avuto una lite per debiti di droga. Una lite finita male e al termine della quale l’eventuale assassino potrebbe aver gettato il cadavere nel fosso. Per avere le prime certezze sulle cause del decesso bisognerà inevitabilmente attendere l’esito dell’esame autoptico e di quello tossicologico. Solo in quel momento si potrà intraprendere una pista investigativa chiara. L’allarme era scattato lunedì pomeriggio poco dopo le 18 quando un giovane, passeggiando nei pressi del canneto vicino al canale, si era trovato di fronte all’agghiacciante scena di quel cadavere semimmerso nella poca acqua presente. Nel giro di pochi minuti sulla scena della tragedia erano intervenuti la polizia, i carabinieri, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco per il recupero della salma. Subito dopo, sul posto, erano giunti anche gli specialisti della Scientifica della questura di Fermo che avevano avviato i rilievi. Sul luogo del ritrovamento anche il fratello della vittima, che aveva effettuato il riconoscimento della salma e aveva raccontato della scomparsa protrattasi per tre giorni.