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Lorenzo ospite di Novak:: "Djokovic è il mio eroe"

Il 24enne malato di Sma aveva contattato lo staff: il campione è stato entusiasta di ospitarlo per due giorni gratuitamente a Torino .

Lorenzo ospite di Novak:: "Djokovic è il mio eroe"

Lorenzo ospite di Novak:: "Djokovic è il mio eroe"

Che prima o poi sarebbe riuscito ad incontrare il suo beniamino, Novak Djokovic, Lorenzo Petrini (24 anni, malato di Sma) lo immaginava ma non pensava di poter coronare questo suo desiderio tanto presto, tantomeno grazie a un quadro realizzato interamente a mano da lui e raffigurante l’azione preferita del pluricampione di tennis. "Ci è voluto tempo per fare il quadro e per me non è stato facile ma poi l’ho postato su Intagram e ho taggato Novak, la Fondazione, il fan club. Non so se l’ha visto direttamente lui o qualcuno del suo entourage, fatto sta che domenica a mezzanotte, mi scrive il suo manager – racconta Lorenzo –, dicendomi che Djokovic era entusiasta di questa immagine e voleva conoscermi. Ho detto che potevo raggiungerli a Torino e così è stato". Lorenzo ha i parenti a Torino per cui non aveva problemi per il pernotto "ma sono stati irremovibili: hanno voluto ospitarci a loro spese nello stesso albergo in cui ci sono i giocatori e le loro famiglie. Volevano che vivessi un’esperienza a tutto tondo nel loro mondo". Detto e fatto, Lorenzo con i familiari, un’amica e l’inseparabile cagnolino, si sono messi in viaggio. "Siamo arrivati a sera, ma Novak ha voluto offrici la cena e stare con noi – prosegue la narrazione –; la mattina, a colazione, ci siamo trovati di fianco ai genitori di Sinner". Lorenzo ha incrociato anche Sinner. "L’ho trovato, intorno a mezzanotte che stava giocando a carte col suo team. Ero incerto se disturbarlo vista l’ora, ma poi ho pensato che un’occasione così non mi sarebbe più capitata, ma non ho fatto in tempo ad avvicinarmi che lui mi ha visto, ha lasciato il gioco e si è avvicinato". Di solito, Lorenzo guarda il tennis da casa per ore e ore: "Il tennis per me è la mia vita". Stavolta ha seguito la partita di Novak dal vivo e da una postazione d’onore, dopo un giro negli spogliatoi. Un’esperienza esaltante, una full immersion indimenticabile così come i momenti trascorsi con Djokovic: "Lui, come tutti i tennisti, è super disponibili. E’ stato per due ore a fare autografi a tifosi finché non li ha accontentati tutti. Con lui abbiamo parlato, in italiano, del mio quadro. Gli è piaciuto tantissimo perché rappresenta il suo colpo migliore, il rovescio e ha detto che lo appenderà a casa sua". Un’esperienza esaltante per Lorenzo Petrini che ha fatto il pieno di emozioni ed è tornato a casa febbricitante "per la stanchezza, per il freddo e un po’ per tutto l’insieme. Ma ne valeva la pena".

Marisa Colibazzi