Offrire agli alunni la possibilità di stare in un ambiente in cui sono liberi di muoversi (da soli o in piccoli gruppi), esplorare, rilassarsi, stimolare la creatività, incentivare l’autostima, migliorare l’inclusione, senza svolgere attività didattica, e farlo sotto lo sguardo paziente ed empatico di un insegnante – accompagnatore che non dà valutazioni, né impartisce lezioni, ma annota reazioni e azioni degli alunni (ai quali ha prima somministrato un questionario per conoscere lo stile sensoriale di ognuno). Adesso questa esperienza che promuove il benessere dell’alunno (ma possono farla anche i docenti e, in un prossimo futuro, chissà, i genitori) è possibile nelle due aule multisensoriali realizzate dall’Istituto Comprensivo di Montegranaro e fortemente volute dalla dirigente scolastica, Laura Cudini.
Si chiamano ‘stanze di Snoezelen’ una metodologia nata in Olanda negli anni ’70, e sono frutto di un progetto al momento unico nella provincia di Fermo, inaugurato alla presenza del sindaco Endrio Ubaldi e colleghi di amministrazione, di Carlo Popolizio (della Prefettura), Claudia Torretta (Ufficio Scolastico Provinciale), Mauro Lucentini (ex parlamentare), dei docenti del gruppo di progetto, del personale scolastico, genitori e collaboratori vari. "Vogliamo che i ragazzi a scuola stiano bene e la stanza di Snoezelen è la punta di diamante dei progetti realizzati con i 140mila euro del finanziamento del Pnrr".
La realizzazione delle aule multisensoriali è stata possibile anche grazie al Comune che ha riqualificato e reso idonei gli ambienti, tinteggiandoli (blu cobalto) e adeguando l’impianto elettrico. Le stanze sono state allestite a San Liborio, nel plesso dell’ex Ipsia (immobile che il Comune intende acquisire dalla Provincia di Fermo) e nel plesso di Santa Maria, e saranno a disposizione dei 1021 alunni (infanzia, primaria e secondaria) accompagnati dai docenti (ne sono stati formati 21). Nelle stanze di Snoezelen ci sono un divano con casse subwoofer con movimenti legati alla musica programmata, un sacco morbido, un pannello sensoriale, colonna e pareti d’acqua, palla a specchi, fontana di luce, luci, diffusori di aromi, un proiettore. L’alunno si può muovere a piacimento in un ambiente controllato e confortevole che è la precisazione della Cudini "non serve per svolgere attività didattiche finalizzate all’apprendimento né a risolvere crisi comportamentali in atto nell’alunno".
Marisa Colibazzi