
Un tunisino a Fermo patteggia due anni e quattro mesi di pena per aggressione in un bar di Montegranaro. Lesioni personali aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. Identificato grazie a videosorveglianza e testimoni.
Stava giocando ai videopoker quando, dopo una discussione per futili motivi, si era scagliato contro un altro avventore, colpendolo ripetutamente al volto con dei pugni, per poi spruzzargli addosso uno spray urticante e brandendo un coltello. Per questo motivo un tunisino di 21 anni, domiciliato a Fermo, ha patteggiato davanti al gip del tribunale di Fermo una pena di due anni e quattro mesi per i reati di lesioni personali aggravate, porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. La brutale aggressione si era consumata all’interno di un bar di Montegranaro e nell’esercizio commerciale erano tempestivamente intervenuti i carabinieri del posto che, attraverso rapidi accertamenti, avevano identificato e denunciato alla competente autorità giudiziaria giovane tunisino. Il 21enne nordafricano era stato identificato con una fulminea attività investigativa, supportata anche dall’analisi di filmati di videosorveglianza pubblica e privata e dalle dichiarazioni di testimoni.
Il tunisino, pregiudicato e domiciliato a Fermo era stato quindi chiamato a rispondere delle accuse di lesioni personali aggravate ai danni di un giovane nigeriano commesse all’interno del bar, nonché di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Secondo le indagini, il giovane aveva aggredito il nigeriano incensurato, colpendolo ripetutamente al volto con dei pugni, poi attingendolo con uno spray urticante e brandendo un coltello senza tuttavia infliggere alcun fendente. L’aggressione sarebbe scaturita per un futile litigio tra i due che stavano giocando ai videopoker. La vittima era stata immediatamente trasportata al pronto soccorso di Fermo, dove le era stata riscontrata la frattura alle ossa nasali. Come detto il tunisino era stato identificato senza ombra di dubbio grazie all’attenta analisi delle telecamere di sorveglianza pubblica e privata e all’audizione di testimoni oculari.
Fabio Castori