La scuola dell’infanzia di Casette d’Ete verso il trasloco verso la primaria ‘Della Valle’? E’ un’ipotesi che sta diventando sempre più concreta visto che, a fine dicembre, scade il contratto di affitto dell’immobile (di proprietà della parrocchia SS Redentore) che dal 2018/19 ospita i bambini della scuola dell’infanzia. Contratto che la Commissaria Straordinaria, Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi non sembra orientata a voler rinnovare, per procurare un risparmio alle casse comunali, ma anche per problemi insorti in ordine alla idoneità e agibilità dei locali. Due fattori che fanno propendere la De Notaristefani verso il trasferimento dei bambini all’interno della scuola primaria ‘Della Valle’, garantendo una collocazione idonea e a norma. La struttura fino al 2017 ospitava la materna ‘SS Redentore’ e, una volta chiusa, vi era stata destinata la scuola dell’infanzia pubblica.
Non erano mancati problemi e preoccupazioni legati alle mancate verifiche di vulnerabilità sismica dell’immobile e, nel 2019, il parroco Don Iginio Marcelli si era attivato per ottenere e depositare la documentazione necessaria, assicurando la piena sicurezza della scuola. Ora, si sono riproposti questioni di idoneità dell’immobile. Di qui, l’intenzione della Commissaria di mettere un punto fermo a tutta la situazione, optando per smobilitare la scuola dell’infanzia e trasferirla all’interno della primaria ‘Della Valle’, dove ci sono 4-5 aule disponibili. Una soluzione logistica ritenuta indolore.
"Si tratterebbe di una distanza di poche centinaia di metri rispetto alla posizione attuale – il commento della De Notaristefani –, per cui non si andranno a creare particolari disagi per le famiglie". Curioso, tuttavia, che il contratto siglato, a suo tempo, abbia dicembre come scadenza, ovvero ad anno scolastico in corso, anziché giugno, come sarebbe stato più ragionevole. Gli uffici si sono già attivati per valutare costi e tempi di un trasferimento che sarà prospettato e concordato con dirigenza scolastica e parrocchia, e che non è escluso possa avvenire già durante le vacanze di Natale, per evitare disagi e interruzioni delle attività didattiche. Vero è che si creerebbe il problema della mensa (alla ‘Della Valle’ non c’è il tempo pieno), ma si sta ragionando di distribuire pasti in confezioni termosaldate (come si fa nelle scuole cittadine col tempo pieno), in attesa di soluzioni più strutturate.
Marisa Colibazzi