ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Liceo classico, genitori delusi per la sede

Non accenna a placarsi la discussione sulla sede del liceo classico Annibal Caro, da un paio d’anni nell’ex ristorante Mario,...

Non accenna a placarsi la discussione sulla sede del liceo classico Annibal Caro, da un paio d’anni nell’ex ristorante Mario, da settembre di nuovo in via Leopardi. Non tutti sono felici del ritorno a casa, molti avrebbero voluto vedere una maggiore convinzione nel progettare un nuovo edificio per il liceo.

"I genitori e gli studenti del liceo classico A. Caro che hanno aderito al Comitato Scuole Sicure, scrivono i portavoce del comitato, esprimono profonda indignazione per il mancato realizzo del nuovo plesso scolastico, un’opera attesa da quasi un decennio e finanziata nel post-sisma del 2016. Quella che doveva essere

una struttura sicura e tecnologicamente avanzata per le nuove generazioni si

è trasformata nell’ennesima occasione persa per

la comunità fermana".

Il comitato spiega che le risorse sono disponibili e non utilizzate, fondi che il commissario straordinario per la ricostruzione Castelli si è detto sempre pronto ad ampliare: "Ci troviamo oggi di fronte a una situazione inaccettabile: il rientro forzato nel vecchio stabile nonostante zone interdette e nonostante il prossimo cantiere per i lavori di adeguamento sismico all’Auditorium S. Martino, che costituisce, con la scuola, un unico aggregato. Un’area di proprietà comunale che, per giustificare il finanziamento di 7 milioni di euro per l’auditorium, è stata dichiarata pericolosa, certificando così indirettamente la vulnerabilità anche dell’edificio scolastico". Perché dunque ritardare la realizzazione della nuova sede, quando già sono stati spesi 130 mila euro per la progettazione, si chiedono dal comitato: "Quello che è stato nascosto per anni è ora sotto gli occhi di tutti. Le perizie tecniche sulla sicurezza dell’edificio sono state contraddittorie e mai rese pubbliche in modo chiaro. Chiediamo risposte concrete e immediate. Chiediamo che le istituzioni competenti si assumano le proprie responsabilità e garantiscano agli studenti un ambiente scolastico sicuro, degno

di una società civile".