L’inaugurazione dell’ospedale dei Sibillini di Amandola, mette in evidenza le diverse sfumature con cui la politica vede l’opera in se. "L’apertura dell’ospedale dei Sibillini segna un giorno importante per le Marche e per le nostre aree interne – dichiarano la Senatrice Elena Leonardi e Andrea Putzu di Fratelli d’Italia –. Un presidio ospedaliero pensato con attenzione particolare alla salute e alla sicurezza, la nuova struttura è progettata per garantire assistenza tempestiva e specializzata, contribuendo così a migliorare la qualità della vita dei residenti e visitatori". "Oggi è un momento molto importante e significativo per le province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata – dichiarano Anna Casini e Fabrizio Cesetti ,rappresentanti del Pd –. Un tassello fondamentale anche per la ricostruzione post sisma, perché il nuovo ospedale di Amandola, per il quale ci siamo battuti con la Giunta Ceriscioli coinvolgendo il sindaco sindaco Marinangeli fin dall’avvio delle procedure e della fase di progettazione, vuol dire non solo garantire servizi ai cittadini, a partire dal diritto alla salute, ma anche ricomporre un senso di appartenenza alla comunità. Quando nel 2016 iniziammo questo percorso, grazie alla generosa donazione di 5 milioni di euro da parte di una società russa, sapevamo che avremmo avuto di fronte anni di lavoro. Oggi, però, quest’opera è finalmente realtà e ne siamo orgoglio". "L’apertura del nuovo ospedale è una buona notizia – commenta Alessandro Del Monte della Segreteria Pd Marche –. Ma emergono subito le criticità dettate dal buon senso. Non corrisponde a verità che Amandola passi da ospedale di comunità a ospedale per acuti di base: rimane quello che è sempre stato, anche per le precedenti Giunte, cioè un ospedale di area disagiata con un numero limitato di posti letto per acuti (20) di medicina interna, attualmente traslocata a Fermo, e una attività di chirurgia solo diurna. Non è il Pd a dirlo, ma la norma del Decreto ministeriale 70 del 2015. Non corrisponde a verità che il precedente Piano Ceriscioli prevedesse per Amandola un Punto di primo intervento, ma prevedeva già un Pronto Soccorso con medici specialisti. Se fosse ospedale per acuti servirebbe anche un reparto di ortopedia, chirurgia generale oltre alla copertura anestesiologica e un laboratorio analisi nelle 24 ore. Quanto al Pronto soccorso il problema è trovare i medici, perché promettere è facile".
a.c.