Un 3-0 che ammette decisamente poche repliche quello della Yuasa Battery Grottazzolina in casa della Sir Perugia davanti ad oltre 3.400 spettatori. Chiare le parole di coach Massimiliano Ortenzi al termine della gara. "Siamo partiti troppo timorosi. Nei primi 10 punti abbiamo subito tre murate, di cui tre palloni potevamo coprirli. Poi Perugia ha fatto un gran livello di gioco sbagliando pochissimo, al servizio hanno spinto tanto ed è stato complicato rimanergli attaccati. Abbiamo fatto tanta fatica su attacco di palla alta, loro invece nei break point ce le hanno fatte pagare tutte. Nel secondo e nel terzo set abbiamo provato a rimanere in scia però alla fine il tema è stato sempre quello, noi in attacco abbiamo faticato a buttar giù la palla, soprattutto nei loro turni di servizio più continui. Dall’altra parte, invece, hanno avuto vita troppo facile. Potevamo fare qualcosa di meglio, soprattutto in attacco, ma torniamo a casa con la consapevolezza che non era questa la partita più adatta per fare punti. Di questo match ci prendiamo il fatto che abbiamo rimesso dentro il campo un po’ Petkovic, ci serviva anche per quello e dobbiamo concentrarci sulle prossime. Ora facciamo una buona settimana, in cui mettere ancora qualcosa in più nel nostro gioco per arrivare a sabato capaci di esprimere la nostra miglior pallavolo. Se lo faremo, in casa con Cisterna possiamo fare qualcosa di buono".
Nota lietissima la presenza di tanti tifosi di Grottazzolina a Perugia, seppur in una gara quasi impossibile anche sulla carta. "In settimana mi è capitato di parlare con qualcuno dei ragazzi del tifo, è speciale avere comunque 150-200 persone che sono venute in trasferta con noi, nonostante la classifica e nonostante si giochi di sabato in un orario strano. Hanno voluto esserci in tanti, è un segno che comunque il nostro territorio ha capito che dobbiamo tenere duro, che non dobbiamo mollare, continuare a spingere e ad avere fiducia nel fatto che quando poi arriva il nostro momento dobbiamo essere lì e farci trovare pronti. Questo lo possiamo fare solo se rimaniamo tutti insieme, squadra, società e tifosi".
Roberto Cruciani