L’inglese si impara anche in campagna, respirando aria buona e raccogliendo l’uva. È il rito a cui hanno avuto l’occasione di assistere 16 ragazzi irlandesi, in questi giorni ospiti della scuola media Da Vinci Ungaretti per uno scambio alla pari. La docente che coordina il progetto, Paola Tomassetti, ha voluto regalare ai ragazzi un percorso di esperienze indimenticabili, partendo dalla cantina Ortenzi, nel cuore di Fermo ma a due passi da paradiso. I ragazzi hanno apprezzato la giornata vissuta nel vigneto, a raccontare come si fa la vendemmia quando arriva il momento, come ha spiegato loro Cristian Ortenzi: "In questi giorni tante scuole locali passano di qui per la vendemmia. Come nelle piccole realtà contatine dell’entroterra la vendemmia ha sempre rappresentato un rituale che coinvolgeva l’intera comunità, compresi i più piccoli. Al giorno d’oggi molti bambini non conoscono la vendemmia, non sanno come avviene la raccolta e ignorano il procedimento che permette di trasformare l’uva in vino. Molte scuole primarie e della prima infanzia di Porto Sant’Elpidio e Fermo, consapevoli di queste mancanze, hanno deciso di aderire al progetto ’la Vendemmia dei piccoli’ organizzato dalla Cantina Ortenzi di Fermo. I bambini hanno potuto passeggiare tra i filari, scoprire come sono fatte le viti e raccogliere i grappoli d’uva. Ogni classe ha potuto utilizzare un piccolo torchio per ricavarne una bottiglia di mosto da riportare a scuola". I valori della cultura marchigiana dunque trasmessi anche ai giovani irlandesi, un’occasione unica per conoscere davvero a fondo la nostra realtà: "Li abbiamo presi a Fiumicino lunedì scorso, spiega la professoressa Tomassetti, stiamo ricambiando l’ospitalità che hanno dato lo scorso anno ai nostri ragazzi della sezione di inglese potenziato, oggi in 2 D. Siamo stati ricevuti dal sindaco e abbiamo fatto il tour della città con la guida. Andremo poi al Conero con il Cai e a Torre di Palme per la festa finale. Il momento alla cantina Ortenzi è stato particolarmente apprezzato, hanno capito l’anima profonda della nostra terra". Con i ragazzi ci sono anche tre insegnanti, per loro che sono abituati al verde della loro terra l’incontro con la collina fermana è stato davvero un momento da incorniciare. Cristian Ortenzi li accompagnati dentro una storia che arriva da lontano: "Siamo molto felici di lasciare ai giovani un pensiero legato al ritmo della terra, della natura. Nella speranza che questi ragazzi diventino più consapevoli di quello che ci circonda e che dobbiamo difendere a tutti i costi".
Angelica Malvatani