PAOLA PIERAGOSTINI
Cronaca

La provinciale tra turismo e disagi: "Questa strada necessita di lavori"

San Biagio, attacco di un imprenditore che vuole realizzare una struttura in loco: "Noi lasciati soli"

Il cartello comparso sulla San Biagio, che. è un’arteria di circa tre chilometri che collega Lapedona alla Statale 16

Il cartello comparso sulla San Biagio, che. è un’arteria di circa tre chilometri che collega Lapedona alla Statale 16

La provinciale San Biagio, a Lapedona, fa da ago della bilancia tra gli sforzi dei sindaci dei piccoli Comuni e la risposta data dalla Provincia. San Biagio è un’arteria di circa tre chilometri che collega Lapedona alla Statale 16. Nel tratto ci sono cinque abitazioni, uno studio dentistico, una struttura turistica e terreni di produttori. Ciononostante, il manto stradale (quasi interamente privo di asfalto) è in condizioni critiche per cedimenti, smottamenti e crolli, al punto che (da anni) la provincia ha apposto il cartello di pericolo al transito. Una condizione dovuta ad incuria e abbandono che prosegue da circa dieci anni, andata sempre a peggiorare, al punto che i cittadini residenti hanno sottoscritto una petizione per chiedere un intervento.

Petizione risalente agli anni scorsi, che l’attuale sindaco Mauro Pieroni di recente ri-elezione, ha deciso di inserire tra i punti all’ordine del giorno della seduta di Consiglio in programma stasera. Per quanto le condizioni di San Biagio siano molto simili a tante altre strade provinciali, c’è un caso che la rende singolare. Un imprenditore del nord Italia, ha infatti deciso di investire nella realizzazione ex novo di una struttura di accoglienza turistica in una porzione di terreno adiacente la San Biagio. Nel corso dell’iter procedurale però, sono emerse le osservazioni della provincia che chiede al privato di riqualificare a proprie spese, il tratto di provinciale adiacente la nascente struttura. Da qui è inevitabile la riflessione di Pieroni. "Da giugno sono tornato ad essere sindaco – dice – e più volte mi sono rivolto alla Provincia per risolvere problemi di sua competenza. Trovo responsabili disponibili, ma il problema è nell’inadeguatezza politica della gestione del territorio. La risposta per San Biagio è stata come tutte le altre. ‘Non ci sono i soldi’. Eppure – prosegue Pieroni – un ente provinciale dovrebbe valorizzare l’impegno dei piccoli Comuni per la promozione turistica, il contrasto allo spopolamento, il mantenimento dei servizi. Invece la risposta è ‘non ci sono soldi’. Tanto basta per lasciare una strada al suo pericolo, limitare un imprenditore che vorrebbe investire sul territorio chiedendogli di spendere per una competenza pubblica, e lasciare soli i piccoli Comuni a fronte di slogan politici che inneggiano turismo e rigenerazione dei borghi. Se rivolgersi alla provincia significa mettersi nelle condizioni di non risolvere i problemi – conclude Pieroni – allora presidente e giunta dimostrino di tenere al territorio dimettendosi".

Paola Pieragostini