"La produzione di cereali è ottima"

Papiri, referente dell’Asociazione Apima: "Resa di 50 quintali per ettaro, il 2024 sarà ricordato in positivo" .

"La produzione di cereali è ottima"

"La produzione di cereali è ottima"

Le condizioni meteo hanno favorito la raccolta di cereali, al momento anche l’uva sembra predisposta per regalare alle aziende e privati dell’entroterra Fermano una buona stagione. A Piane di Montegiorgio in via Faleriense Ovest è stata inaugurata recentemente la sede locale della Apima (Associazione provinciale delle imprese di meccanizzazione agricola), che si occupa della gestione della attività agricole e delle loro problematiche. Nuovo referente della media Valtenna di Apima è stato nominato il montegiorgese Giorgio Papiri, che ha già iniziato la sua funzione, visto che conosce molto bene questa parte del fermano. "Possiamo dire che attualmente le condizioni climatiche sono state favorevoli – spiega Giorgio Papiri – la produzione cerealicola sembra particolarmente buona e le ultime settimane più torride non hanno influito sul prodotto. In sostanza possiamo quantificare una resa di 50 quintali per ettaro, inoltre i cereali posseggono alta percentuale proteica e peso specifico. In sostanza il 2024 per la produzione di cereali sembra destinato ad essere ricordato per una stagione ottima". I cereali però non sono l’unica coltura che almeno per il momento sembra godere di uno stato di buona salute, infatti, anche le aziende vitivinicola, ma anche i tanti produttori privati che coltivano l’uva per consumo proprio sembrano soddisfatti. "La scorsa stagione l’umidità e il freddo avevano condizioni particolarmente difficili per la produzione di uva – continua Papiri – quest’anno sembra che la situazione sia ribaltata, nel senso che la stagione vitivinicola si presenta ottima. E’ invece prematuro fare dei ragionamenti della raccolta delle olive, ci sono segnali che parlano di ritardi, ma c’è ancora tempo di recuperare".

Lo scorso anno molte coltivazioni locali subirono i danni provocati da piogge e freddi intensi fuori stagione che rovinarono interi raccolti. Quest’anno il quadro della situazione sembra migliore, ma tutti dipenderà anche da come saranno le prossime settimane. Orami anche l’Italia e le Marche sta subendo gli effetti dei cambiamenti climatici, con precipitazioni violente oppure con periodi siccitosi che si prolungano oltre le normali stagionalità. Nel frattempo i produttori che lavorano con attenzione i propri terreni, o chi si diletta a coltivare l’orto dietro casa per imbandire la tavola, possono approfittare di questa prima parte dell’estate e dei prodotti che sono stati raccolti.

Alessio Carassai