Si intitola ‘Volti della libertà’, la mostra fotografica che si terrà dal 22 al 24 novembre, nella sala Gigli, patrocinata del Comune "perché incrementa l’offerta culturale e sociale della città, costituendo un fattore di richiamo e prestigio per Porto Sant’Elpidio’", che prevede la presentazione (che ci sarà il 23 novembre alle 18) del libro ‘Ucraina, trincea d’Europa’ di Filippo Castaldini. Una mostra oggetto di polemica in città. Innesca la miccia il Pd ritenendo che l’iniziativa "è organizzata, sotto mentite spoglie, da Casapound. La promuove l’associazione Pyxis che apprendiamo essere nata a novembre, dopo aver chiesto l’autorizzazione al Comune per l’uso del ‘Gigli’, insieme a Sold.Id Odv, collocabile nell’area politica di Casapound e – rileva il Pd – è stata spesso accusata di nascondere dietro al suo impegno umanitario e caritatevole, un supporto attivo a gruppi estremisti e militari dei Paesi in cui opera". Da ultimo, per il Pd, "l’autore del libro, Castaldini, è leader trentino di Casapound, membro di Sol.id, e vanta una certa familiarità con la giustizia per accuse di aggressione a stampo politico".
Sulla questione, c’è anche una interrogazione parlamentare del senatore Francesco Verducci ai Ministri dell’Interno e della Cultura. Pronta la smentita di Pyxis che difende i principi del volontariato "che non possono né devono essere strumentalizzati a fini politici. La nostra è un’associazione apartitica, costituitasi ad agosto, opera per finalità umanitarie di promozione culturale, sociale e utilità sociale. Per Sol.Id Odv, accuse di ‘propaganda neofascista’ sono fuori contesto, essendo impegnati a favore di popoli in lotta per sopravvivere e preservare la propria identità culturale. Il libro e la mostra fotografica portano una testimonianza storica che, piaccia o meno, è parte della realtà geopolitica contemporanea. E’ una iniziativa"culturale che ha il diritto di esistere al pari di ogni altra espressione di pensiero e le affermazioni di Pd e Verducci sono un pericoloso tentativo di censura. Rispettino il principio democratico della pluralità culturale e non gettino ombre strumentali su chi lavora con dedizione e passione".
Chiude la querelle il sindaco Massimiliano Ciarpella, stupito dell’interrogazione di Verducci e della presa di posizione del Pd locale: "L’evento che abbiamo patrocinato non esprime alcun riferimento al fascismo, né è correlata a qualche partito, movimento o forza politica.Mi chiedo se sia intellettualmente onesto non aver nulla da eccepire quando collettivi appartenenti ad una certa parte politica assaltano e manganellano le forze dell’ordine e scandalizzarsi per un evento culturale, attaccandogli l’etichetta di iniziativa fascista. La libertà che funziona a corrente alternata non è libertà".
Marisa Colibazzi