
La Fermana deve assolutamente vincere a Sora
La pioggia in questi giorni è stata fedelissima compagna di allenamento della Fermana che sta preparando la trasferta di Sora, forse proprio l’ultimo stagionale per credere effettivamente in qualcosa di diverso da una retrocessione che purtroppo in questo momento pare più vicina. Eppure bisogna crederci così come ha dimostrato di crederci Mirko Savini prima accettando la sfida, poi in panchina domenica scorsa e anche nel dopo gara. Il tecnico romano sa che domenica scorsa la Fermana ha anche avuto le sue occasioni per fare risultato ma non le ha in alcun modo capitalizzate, confermando il trend assai negativo in fase offensiva con appena 19 reti messe a segno. Per sperare o almeno per provarci, serve invertire questa tendenza. Non mancano notizie negative come quelle che vedono il possibile forfait di Casucci: l’esterno difensivo è alle prese con un fastidioso problema che non lo fa allenare. Pensare di vederlo in campo a Sora è al momento impossibile con Diouane, cambio naturale nel ruolo, pronto a prendersi quella maglia da titolare sulla destra che aveva avuto ad inizio stagione per poi fare i conti con diversi problemi di natura fisica. Non al meglio neanche Pappalardo che comunque nelle rotazioni di Savini non sembrava essere tra i possibili titolari o almeno tra i papabili per una maglia da titolare. Probabile, anzi quasi certo che si vada verso il medesimo schieramento di domenica scorsa ovvero quel 4-3-3 con Karkalis ancora esterno a sinistra e la coppia Tafa – Cocino in mezzo. Riallacciandosi alle parole di Paolucci c’è una maglia da onorare fino al termine della stagione e da provare a dare qualcosa in più. Serve un finale di stagione che possa essere quantomeno degno della storia di Fermo per poi pensare a quella che sarà la prossima stagione sia in campo che fuori. Intanto nella testa c’è Sora con le insidie legate ad un fondo di gioco sintetico molto particolare ed una rifinitura di questa mattina che darà le ultime risposte prima della partenza verso il Lazio, con tanto di pernottamento. E anche questo è un segnale importante.