La difesa della Tennacola

Il Consiglio d'amministrazione della Tennacola affronta la necessità di figure tecniche e amministrative per gestire progetti idrici e fognari con fondi pubblici. Risponde alle critiche sulle assunzioni sottolineando le normative vigenti e le procedure interne.

La difesa della Tennacola

Il Consiglio d'amministrazione della Tennacola affronta la necessità di figure tecniche e amministrative per gestire progetti idrici e fognari con fondi pubblici. Risponde alle critiche sulle assunzioni sottolineando le normative vigenti e le procedure interne.

Occorrono figure tecniche e amministrative alla Tennacola per "riuscire a fronteggiare scadenze improrogabili, nel settore idrico con fondi Pnrr (19 milioni) e in quello fognario e depurativo (fondi regionali Por-Fesr per 18 milioni) – spiega il Cda presieduto da Antonio Albunia –. Vanno incrementate le risorse umane per il pensionamento di personale mai rimpiazzato e da 3 recenti dimissioni volontarie".

Rispondendo alle critiche di consiglieri di vari Comuni ricadenti nel bacino di utenza del Tennacola riguardo l’avviso di selezione per reperire personale, il Consiglio d’amministrazione ricorda "che Tennacola è una società per azioni con capitale interamente pubblico, è normata per le assunzioni dal Testo unico per le società partecipate e applica il contratto collettivo nazionale di settore gas-acqua. Non può attingere da graduatorie di enti pubblici". Inoltre, la selezione privata di personale a tempo determinato (24 mesi) è normata da un Regolamento per reclutamento di personale e mobilità interna approvato dalla Tennacola nel 2011 e modificato dal Cda nel 2015 (presidente Renato Vallesi) e a questo ci siamo attenuti". Sulle modalità di selezione, infine, "il colloquio con i candidati sarà tenuto da una commissione composta da componente esterna".